"Bravissimo" rimandato per Covid

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Se c’è una manifestazione che unisce e riconosce il lavoro di quanti si impegnano per lo sport, il calcio in particolare, questa è "Bravissimo". "Per tanti anni di questi tempi – spiega l’anima dell’evento Mario Pellegrini – si intensificava il lavoro per preparare il Bravissimo, l’appuntamento di fine stagione con i protagonisti del calcio al ristorante Le Fontane di Cagli. Quanti nomi, quanti appunti, quante segnalazioni giungevano dagli osservatori, dai giornalisti dislocati nei vari campi. E poi i giovani, le nuove speranze tutti impegnati nei campionati di categoria per alimentare speranze e realizzare progetti". Il "Bravissimo", nato da una idea di Valerio Ferri e Mario Pellegrini è una lunga, lunghissima storia legata al calcio che parte nel 1997. Da allora è proseguita ininterrottamente per ben 22 edizioni grazie alla speciale collaborazione delle società, di Sauro Prodi e l’interesse riscontrato nei partecipanti. "Solo la pandemia ci ha costretto a fermarci – aggiunge Pellegrini – in un evento che valorizzava gli aspetti sociali prima ancora della bravura individuale o di gruppo. Testimoni attoniti e impotenti di un evento epocale, già nella scorsa estate si pensava di trovarci ora, dopo un anno di grandi sofferenze, in una condizione decisamente migliorata. Una condizione di normalità e il ritorno all’attività agonistica avrebbero consentito di preparare una edizione speciale del Bravissimo per poter gridare a squarciagola la sconfitta del Covid-19 e contribuire a risollevare gli animi. Invece no. Non è andata proprio così e anche quest’anno il Bravissimo non avrà interlocutori potenziali, giovani in particolare da premiare seguendo una logica collaudata". Tra i tanti ‘personaggi’ premiati col Bravissimo l’attuale allenatore della Salernitana Fabrizio Castori. Era il giugno del 2015 con Castori c’era Giuseppe Pompilio (foto) attuale dirigente dell’aerea tecnica del Napoli.

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