Pesaro, 17 giugno 2011 - Un Bizzocchi alla Vis è sempre esistito. Alberto, capostipite, è rimasto incollato alla seggiolina della tribuna dal dopoguerra e fino al giorno di morte e il suo omonimo pronipote adesso gioca nelle giovanili. Il figlio del vecchio Alberto, Stefano, ancora segue, l’altro, Roberto, quello che nel 1979 ha fondato con la sua mano e la sua voce i Vis Boys, tornerà allo stadio domenica dopo qualche anno: «Il cuore è lì, sento l’emozione, forse torno in curva nonostante siano passati tanti anni». Si misura da qui il termometro di Vis-Pisa.

 

E del resto i tifosi della Vis non hanno mai guardato in faccia la categoria. Quando quel colore chiama, chiama. "In bocca al lupo a tutta la squadra e a Leonardi in particolare che volevo portare a Pesaro già sei anni fa, se lo merita. Speriamo di vincere sul campo e tornare in serie D", dice Bizzocchi. Ma tutta la vecchia guardia è mobilitata. Alberto Ghiandoni stavolta ha avuto il lasciapassare per venire allo stadio anche se non accompagnato dal sindaco: "Lo sapete, ho avuto un problema al cuore, ma non mancherò. Sono più di 50 anni che vado allo stadio, dalla Vis del carro armato del 1958, e non mancherò a questa partita che vale la serie D. A questa squadra giovane con tanti pesaresi chiedo di dare tutto". Tribuna? "No, tornerò nel mio Prato, dove andavo da ragazzo, sempre pagando, nonostante abbia portato alla Vis fino a 250 abbonamenti". Messaggi anche dalle isole Eolie, dove Claudio Ferri, ex Vis club, dice: "Seguo tutto per internet, sono commosso, spero che la Vis vinca e che questo sia un punto di partenza, sarò lì col cuore, mio figlio mi aggiornerà in diretta". Mario Balduini promette di contribuire "a riempire la curva per trascinare la squadra all’ultima impresa e conquistare la serie D sul campo. Ai giocatori dico di dare il centouno per cento. Ci meritiamo la promozione per quello che abbiamo fatto".

 

Tornerà allo stadio anche suo fratello, il mitico Angelo col sombrero, che detiene ancora il record di tutti i tempi di partite viste. Massimo Mainardi affiancherà in Prato Leandro Leonardi indossando la maglia biancorossa che gli regalò l’ex Vis Pellegrini, mentre Luca Azzolini sarà in tribuna. Mancheranno all’appello Luciano Mei, che prima di essere sepolto ha preteso che la sua tomba avesse la cornicetta biancorossa, il supertifoso Bruscoli che prima di morire ha espresso come ultimo desiderio di andare a vedere la Vis a Cagliari, Dolino e tutti gli altri che fisicamente non ci sono più, ma che, potessero muovere un passo, non sarebbero mancati all’appello. Perchè quando la Vis chiama, al di là della categoria, chiama.