Vis Pesaro, "Con il Pordenone partita importante, da ex non sento la pressione"

La capolista della serie C appare decisa a strappare bottino pieno. Ma mister Colucci non ha timori riverenziali

  Colucci l’anno scorso quando allenava il Pordenone si saluta con Luciano Spalletti dopo la partita contro l’Inter

Colucci l’anno scorso quando allenava il Pordenone si saluta con Luciano Spalletti dopo la partita contro l’Inter

Pesaro, 16 ottobre. Mancano poco più di 24 ore al turno infrasettimanale di Serie C. La Vis Pesaro affronterà, tra le mura amiche dello stadio Benelli, la capolista Pordenone alle 18:30. Mister Colucci è intervenuto oggi nella classica conferenza stampa di presentazione del match. Ritroverà tante facce conosciute, avendo allenato la squadra friulana nella passata stagione. Per lui si erano accese le luci di San Siro, in occasione di un match di coppa Italia contro l’Inter ma non riuscì a portare a termine la stagione, essendo stato esonerato nel girone di ritorno.

Ora il presente dice Pesaro, e il tecnico di Cerignola esordisce così di fronte a taccuini e microfoni: «Questa è una partita molto importante. Dobbiamo recuperare le energie psico-fisiche in poco tempo, domenica avrei voluto chiudere prima la gara invece siamo usciti dal campo avendo speso tanto. Domani deciderò gli 11, per ora posso dire che Kirilov, Ivan, Tomei e forse Diop non saranno della partita».

Alla domanda sulle emozioni nell’incontrare di nuovo la sua ex squadra, il mister risponde diretto: «Per me - afferma Colucci- non fa nessuna differenza. Se fossi stato un ex calciatore magari potevo avere qualche emozione in più, ma da allenatore no. Non scendo io in campo. Sarò contento di riabbracciare lo zoccolo duro della squadra che è rimasto, anche se loro hanno cambiato la formazione per sei undicesimi, rinforzandosi». E infine: «Dovremmo essere brillanti - conclude il tecnico -, da parte loro non mi aspetto nessun calo fisico. Hanno un allenatore, Attilio Tesser, che insieme a De Canio dà lustro alla categoria. Noi dovremo essere freschi di mentalità, scendere in campo e fare la partita che abbiamo preparato. Mi aspetto molto dai miei ragazzi»