"Campionato di livello modesto: alla serie C serve una riforma vera"

L’ex diesse della Vis Stefanelli: "Spesso giovani in campo per i contributi federali, Pesaro società seria"

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Stefano Stefanelli, ex direttore sportivo della Vis Pesaro, quest’anno ha lavorato a Pistoia assieme all’altro ex biancorosso, il tecnico Sassarini. Entrambi hanno poi lasciato il posto al direttore sportivo Rosati e all’ex allenatore del Fano Alessandrini che però non sono riusciti a salvare il club dalla D.

Stefanelli, partiamo dalla sua stagione a Pistoia, cosa è successo?

"E’ stato un anno difficile, siamo partiti in ritardo: un cammino in salita andato male"

Vis salva ma tecnico contestato, se lo aspettava?

"Non conosco le dinamiche di Pesaro e non posso giudicare. Posso solo dire che guardando i risultati, con una salvezza anticipata, è difficile immaginare una contestazione. La Vis ha fatto tanti punti, oltre non posso andare"

I giovani più interessanti di Pesaro e del girone?

"La Vis aveva alcuni dei giovani più interessanti del campionato, solo per citare qualcuno Cannavò, Piccinini, Sanogo nonostante ancora debba crescere. Ma anche la mia Pistoiese ne aveva: Sottini, Moretti, Mezzoni, Martina hanno giocato sempre titolari. Un giocatore che mi piace molto è Bonfanti del Modena"

Non crede che il livello di questa serie C sia molto più basso di qualche anno fa?

"Dico che una riforma andrebbe fatta e alla svelta. La C è un bagno di sangue per le società: non ha introiti, solo spese. In linea di principio i giovani devono giocare quando meritano. Qui invece per prendere i contributi federali vengono impiegati in gran numero con conseguente abbassamento del livello. In serie C spesso giovane vuol dire minutaggio e soldi. Per questo dico che occorre una riforma che consenta ai club che possono di giocare un campionato professionistico, che potrebbe essere una C d’elite, e agli altri invece di affrontare un torneo semiprofessionistico con costi e fisco diversi. Un conto è distribuire i contributi federali a vento o trenta club, un altro a sessanta. Così è insostenibile. La C deve diventare un campionato con entrate, altrimenti accade che le squadre ricorrano massicciamente ai giovani e il livello scende"

Si aspettava la retrocessione della Fermana?

"No, anche se era evidente che la loro era una stagione di sofferenza"

Dalla B nessuna big retrocessa per il girone centro, il prossimo anno ci sarà più spazio per le sorprese?

"Bisogna capire le squadre che investiranno. Io credo la Reggiana se non sarà promossa e poi anche Cesena, Ancona, lo stesso Pescara assieme all’Entella. Più o meno le prime di quest’anno saranno le prime del prossimo, lo stesso Gubbio che ha fatto un campionato importante penso che si voglia ripetere"

In questo contesto per la Vis che futuro c’è?

"Pesaro ha una società che lavora bene, con progetti seri come il centro sportivo di Villa Fastigi, un club che si sta consolidando e che punta a crescere sia nella organizzazione, che nel settore giovanile e nella prima squadra, le premesse sono buone"

d.e.