"Chi ama la Vis ci deve dare una mano"

Sassarini chiama i tifosi, nonostante le critiche, per la partita di domani con l’Alessandria: "Per noi è una gara molto importante"

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"Durante la stagione faremo grandi partite e prenderemo bastonate, ma l’importante è tenere la barra dritta: i miei ragazzi, se vogliono fare i calciatori, non possono essere umorali. Vogliamo fare ciò che sta facendo il Fiorenzuola". E’ un David Sassarini con le idee chiare, anzi chiarissime, quello che presenta Vis Pesaro-Alessandria, sfida domenicale da non fallire. A maggior ragione dopo le sconfitte con Rimini e Lucchese, e con vista su un novembre infuocato. Che però non fa paura al "Sax", il quale chiama a raccolta i tifosi, nonostante i mugugni (pure infuocati) che hanno accompagnato le ultime due uscite: "Chi ama la Vis ci deve dare una mano – il tecnico spezzino lancia un appello accorato –. Quella con l’Alessandria è una partita molto importante per noi, e per andare forte dobbiamo avere la spinta del pubblico. Inoltre la società ha le idee chiare su cosa fare nel percorso". In altri termini: coi grigi vincere è un obiettivo tanto auspicato quanto concreto; al cospetto delle big la squadra stringerà i denti per raccogliere il possibile; il mercato invernale dovrebbe portare in dote gli over di qualità sperati, col club di via Simoncelli pronto a rattoppare la rosa, soprattutto a centrocampo. Per un Di Paola di fatto recuperato ("Sarà in gruppo dalla settimana prossima, e verrà a Reggio con noi"), c’è un Fedato (squalificato) da sostituire al meglio: "E’ Cannavò la sua alternativa – sentenzia Sassarini –. Ha la caratteristiche per giocare come vogliamo noi. E’ molto forte dentro l’area di rigore, assomiglia a Caputo. Credo molto in lui: a fine anno il suo riassunto sarà molto positivo, per superare il suo momento negativo deve liberarsi mentalmente. Ogni volta che lo metto in campo sono molto sereno, quello che non ha ancora dato sono sicuro che lo darà". Che Alessandria si troverà davanti la Vis? Sassarini parte da alcune certezze: "E’ una squadra che ha iniziato l’annata in netta difficoltà, ma giorno dopo giorno ha imparato a stare in campo. Insomma, sarà difficile da affrontare. Proveremo a fare la nostra partita, a leggere i vari momenti della gara e a cambiare il film a nostro favore".

La sensazione è che sarà una battaglia tutta fisicità e cuore contro un collettivo reduce da due risultati utili consecutivi contro San Donato (0-1) e Torres (0-0), figli (anche) di una porta inviolata da 180’ minuti: merito delle parate dell’ex Feralpisalò Liverani, dalla solidità difensiva del duo Checchi-Sini, della freschezza, tra gli altri, del classe 2002 Filip (predestinato) e della punta centrale Galeandro, sostituito all’occorrenza da quel Nepi già visto a queste latitudini con la maglia della Fermana. Sassarini però invita, ancora una volta, a guardare in casa propria: "Ora siamo senza centrocampisti: dobbiamo capire come non ritrovarci più in queste situazioni, ben consci che l’idea che stiamo portando avanti pagherà. Inoltre dobbiamo migliorare sul piano corale per trovare più gol. Premesso che i gol arrivano dalla punta (Fedato o Cannavò, ndr), e la punta nel nostro sistema non la possiamo toccare, sono arrivate soluzioni anche dai piedi di altri giocatori". Tra i quali Marcandella, ma per lui la stagione è finita.

Riccardo Spendolini