
"Noi siamo felici delle ambizioni espresse dai nostri giocatori. Sono tutti ragazzi a posto ed è straordinario che siano ambiziosi. Però noi dobbiamo essere realisti". Stefano Cioppi ha letto tutte le dichiarazioni dei suoi nuovi Usa che vorrebbero imporsi, ma sa bene che deve fare il dirigente con un tasso di adeguato realismo. "Molti di loro sono giovani, cercano spazio per emergere ed è naturale che vogliano vincere. Noi dobbiamo riportare tutti alla realtà".
Quale realtà? "Intanto diciamo chiaramente che ci sono otto-nove squadre, se non dieci visti gli ultimi due colpi americani di Brindisi, che hanno un budget doppio se non triplo rispetto al nostro".
Vogliamo fare un elenco? "Ci sono due squadre da Eurolega come Milano e Bologna, che sono fuori standard per tutte le altre. Poi passiamo a chi ha il triplo o il doppio budget rispetto a noi: Venezia, Tortona, Brescia, Sassari, Brindisi, Reggio Emilia e Varese".
Cosa rimane fuori? "Treviso e Trento non sono molto lontane da questo grande gruppo. Napoli e Scafati spendono più di noi, poi rimangono Pesaro e le neo promosse Cremona e Pistoia. Cercheremo tutti di fare colpi a sorpresa".
Giudizio finale? "L’entusiasmo ci fa bene, ma dobbiamo ricordarci che tutti sono ambiziosi e puntano ai play off. Noi intanto dobbiamo fare attenzione e ricordare che ci sarà da soffrire per rimanere in A1".
Molti di coloro che sono venuti a Carpegna sono tornati con la convinzione che come squadra siamo piccoli. "Non c’è un giudizio assoluto disponibile, se non che più sei grosso, più costi. In Eurolega non si può fare a meno del grande pivot, ma noi non giochiamo le coppe europee...".
Quindi su cosa puntiamo? "Sui piedi rapidi di tutta la squadra: abbiamo dei lunghi che fanno di dinamicità, intercambiabilità ed aggressività il marchio di fabbrica. Certo contro Miro Bilan pagheremo pegno, ma cercheremo di limitare i danni e di colpire con altre doti di squadra. Abbiamo quattro lunghi itercambiabili. Lo scorso annoci sono state molte le vittorie ottenute con un cinque tattico come Valerio Mazzola. Possiamo davvero essere, con l’aggressività che il coach richiede, la sorpresa dell’avvio . L’agonismo è una dote i importante".
Fino a cosa? "Conta molto il desiderio di sorprendere di diversi nostri giocatori".
L’essere realisti vuole dire che dobbiamo renderci conto di avere un budget ridotto rispetto allo scorso anno? "Io non l’ho detto e non lo ripeto. Dico che possiamo fare bene partendo da dietro e con meno risorse degli altri".
Luigi Luminati
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