Cinquantamila per Vis-Ancona Uno spot solo per gli sponsor

Dopo il terzo gol dei dorici 13mila hanno abbandonato. Un supertifoso da Torino:. "Quello non era calcio"

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A volte le dirette televisive sono armi a doppio taglio e si prestano a diverse considerazioni. E’ il caso di Vis-Ancona che le telecamere di Rai sport hanno ripreso e trasmesso in diretta sabato scorso e che ha avuto ancora una volta (come i precedenti) ottimi ascolti considerata la categoria (serie C), l’orario (17,30) e la concorrenza. Vediamo. Secondo i dati ufficiali di Rai sport alle 17,20 si sono sintonizzate per la partita 39mila persone in tutta Italia che sono diventate 42mila alle 17,32 al fischio d’inizio e quindi subito 50mila un minuto dopo. La raffica di gol con cui la Vis è stata sepolta dall’Ancona (0-3 dopo 23 minuti), ha convinto alla fine del primo tempo 13mila spettatori a fare altro o a cambiare canale visto l’interesse che il derby aveva chiaramente perso e considerato il poco interesse della contesa con gli ospiti a dominare e i pesaresi inermi e arrendevoli. Così al fischio d’inizio della ripresa sono rimasti incollati al televisore 37mila spettatori, che sono diventati 35mila quando è arrivato il quarto gol e infine 21mila nei minuti che precedevano il triplice fischio. Ora si possono leggere questi dati in due modi: le telecamere hanno inquadrato in primo piano a più riprese i marchi Tecnoplast e Tomasucci riportati sulle maglie della Vis, che hanno avuto comunque un eccellente visibilità mediatica (come avere giocato all’Olimpico di fronte a 50 mila spettatori) dopo i precedenti (Cesena-Vis l’anno scorso aveva avuto 80mila spettatori). Altro invece è considerare la pessima figura fatta dalla squadra che ha deluso anche i tifosi pesaresi che vivono in altre città, come Maurizio Gambino che da Torino ha commentato: "Ho visto tanta gente, ma non ho visto calcio, questo è un altro sport. Vis inguardabile, ma cosa hanno combinato?"

d.e.