"Con Brindisi puntiamo al quarto posto"

L’ex Doron Lamb arriva domenica e lancia la sfida alla Vuelle: "Sapevo che con Harrison la Happy Casa avrebbe cambiato passo"

"Con Brindisi puntiamo al quarto posto"

"Con Brindisi puntiamo al quarto posto"

E’ una partita delicata quella con cui la Vuelle si rituffa in campionato dopo tre settimane. Perché Brindisi, l’avversario che incontrerà domenica prossima, ha mutato pelle come un serpente nei mesi che separano la gara d’andata nella quale Pesaro passò come un rullo al PalaPentassuglia. Finì 102-74 per la Vuelle, ma da quel 20 novembre la Happy Casa ha fatto una metamorfosi importante inserendo due cavalli nel motore che hanno alzato notevolmente i giri: uno è D’Angelo Harrison, che di questa squadra è il leader emotivo e non solo tecnico, come ha spiegato Visconti, che è stato suo compagno di squadra in Puglia; l’altro è l’ex biancorosso Doron Lamb, inadatto forse al sistema di Caja, ma perfetto per un coach come Vitucci che lascia molta libertà di espressione al talento. A fargli posto sono stati Dixon, approdato in Finlandia, ed Etou, proposto fra l’altro alla Vuelle che però ha declinato l’offerta. Con due esterni di valore e la regia affidata a Mascolo, Brindisi ha risalito la china.

Sul momento magico che stanno vivendo Lamb ha dichiarato: "Sin dal primo momento in cui sono arrivato a Brindisi, sapevo bene che quando saremmo stati in campo con Harrison la squadra avrebbe cambiato volto e passo. Giocando così, insieme, l’uno per l’altro, divertendoci, con un chiaro obiettivo in mente, siamo una grande squadra ed è per questo che siamo 4-0 nel girone di ritorno. Dirò di più: il mio obiettivo è prenderci il quarto posto in regular season e diventare una delle teste di serie dei playoff. Abbiamo il miglior tifo d’Italia e dobbiamo sfruttare il fattore campo".

Un entusiasmo che adesso si tocca con mano nella città pugliese, una piazza che segue la squadra con la stessa passione di Pesaro, mettendole un po’ di pressione sia nei giorni belli che in quelli brutti. "Qui noi siamo come il Milan a Milano - racconta Bruno Mascolo -, scendi di casa e c’è qualcuno che ti abbraccia e ti chiede un selfie, vai al bar ed è complicato pagare un caffè. Perché la città vive per la squadra di basket, tutto bello ma anche molto duro. Quando le cose non andavano bene e la piazza mugugnava Vitucci ha puntato forte su di me come play titolare e non posso che dirgli grazie. Dopo una prima parte di stagione veramente complicata prima della sosta avevamo preso un gran bel ritmo, battendo anche Venezia e Virtus. Con l’innesto di Lamb e Harrison abbiamo trovato la fisionomia migliore e si vede sul campo. Ora la chimica è quella giusta".

Fra l’altro Vitucci può contare su uno dei centri più interessanti di tutta la serie A, quel Perkins che si era un po’ perso per strada ma ha dalla sua sia l’atletismo che la tecnica, cosa non comune agli altri pivot del nostro campionato. Sarà un duro lavoro là sotto, anche contro Jason Burnell, altra pedina difficile da contenere. Pesaro dovrà arrivare pronta, cancellando il ricordo di quel facile blitz autunnale. L’Happy Casa che arriva domenica è proprio un’altra roba.

Elisabetta Ferri