"Di nuovo ai playoff, ci sembra di sognare"

I tifosi, in fila per i biglietti, non stanno nella pelle. Ilaria: "Da noi è una passione di famiglia". Massimo: "Al palas per mio figlio di 7 anni"

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È la notte dei sogni, quella che tutti volevano vivere già un minuto dopo il tap-in di Doron Lamb a Napoli che sanciva il ritorno nei playoff a distanza di dieci anni. Dopo così tanto tempo i tifosi hanno capito che certi traguardi non vanno mai dati per scontati e quando arrivano bisogna godersela. L’assalto ai biglietti per garatre cominciato sabato, quando si è avuta la certezza della disponibilità del palas, è continuato giorno dopo giorno e ieri sera ci si avviava verso quota cinquemila, anche se il sistema da Prodi Sport in chiusura di negozio segnalava che di tagliandi disponibili ne erano rimasti 2.490. Il numero finale lo sapremo con certezza stasera, quando chiuderanno i botteghini che aprono i battenti due ore prima del match.

"La passione per il basket me l’ha trasmessa mio fratello, che giocava nella Vuelle: quanti tornei mi sono vista quand’ero piccola! - dice Eleonora Mandoloni -. Adesso ci vado col mio ragazzo, non voglio perdermi questa partia storica: credo che il sostegno della città sia importante in un giorno del genere".

Simone Di Noto, invece, è uno dei tanti tifosi di ritorno: "Negli ultimi anni mi ero un po’ allontanato, ma ci sono sempre stato negli spareggi salvezza di questo decennio. E’ bello poter andare finalmente al palas senza patemi, ma solo per gioire: io ci credo, col supporto del pubblico possiamo farcela". Massimo Santinelli è un vero neofita: "Sono un velista, e anche fanese, ma mio figlo di 7 anni gioca nei Bees ed è impazzito per il basket: sarà la prima volta per tutti e due e credo che non la scorderemo mai".

Gabriele Clizia il biglietto ce l’ha già, ma è tornato da Prodi Sport per prendersi la maglietta celebrativa dei playoffi: "Sono abbonato da quando avevo 12 anni, ora ne ho 31: vent’anni con la Vuelle di cui gli ultimi dieci a soffrire, non mi sembra vero di tornare a vedere una partita di playoff! Spero nello sgambetto alla Virtus".

La t-shirt la vuole anche Osvaldo, un tifoso speciale: "Sono peruviano ma da quando sono arrivato a Pesaro gli amici che ho trovato mi hanno trasmesso la passione per il basket, questa maglietta è un ricordo prezioso che conserverò". Ilaria invece al palas ci va con tutta la famiglia: "Faccio il biglietto per me e mio moroso, il resto della famiglia ha già provveduto: sono carica un bel po’, quest’anno ho lavorato fuori e non avevo l’abbonamento, ma la Vuelle è sempre nel mio cuore". Infine Enrico Morri, un fedelissimo: "Che bella atmosfera che si respira, un’iniezione di fiducia in prospettiva, al di là della squadra che si potrà costruire l’anno prosimo. Ero a Bologna in garauno e la prova della squadra mi ha riempito di orgoglio, spero tanto di andare alla quarta perché serate così sono fantastiche". Mentre i tifosi erano in fibrillazione, la vigilia di Banchi è stata particolare e molto bella: il coach è tornato infatti alla comunità L’Imprevisto dopo la promessa fatta ai ragazzi di Silvio Cattarina prima della trasferta di Napoli che lo avrebbero rivisto in caso di qualificazione ai playoff. Ogni promessa è debito.

Elisabetta Ferri