Ecco Pesaro-Brindisi, uno scontro di filosofie

Il gioco corale della Vuelle opposto agli isolamenti della Happy Casa. Pentucci: "E’ la cosa che abbiamo in più di loro, dobbiamo farla valere".

Ecco Pesaro-Brindisi,   uno scontro di filosofie

Ecco Pesaro-Brindisi, uno scontro di filosofie

La partita che domani alzerà di nuovo il sipario sul campionato fra Carpegna Prosciutto ed Happy Casa è anche uno scontro di filosofie: il sistema di Repesa contro le briglia sciolte di Vitucci. Due modi di giocare che possono essere entrambi efficaci, ma la Vuelle non può rischiare troppo accettando i ritmi indiavolati di Brindisi se vuole provare ad imporre il suo per gestire la partita in maniera più congeniale alle sue caratteristiche.

"Abbiamo avuto una settimana in più per studiare l’avversario e speriamo di aver fatto un buon lavoro per provare a fermare le fonti principali della squadra di Vitucci - dice Luca Pentucci, assistente di coach Repesa -. Nick Perkins, il centro di Brindisi, è il fulcro del loro gioco perché è uno dei pochi lunghi del nostro campionato che sfrutta così tanto i movimenti in post basso e oggi non ci sono più molti pivot vecchio stampo che fanno a sportellate per prendere posizione. Oltre ad essere molto presente a rimbalzo viaggia a 15 punti a partita, chiama spesso la palla e quindi tantissimo del loro gioco passa nelle sue mani, anche se non scordiamo che hanno grandissimo talento pure negli esterni".

La difesa di Pesaro potrebbe essere la chiave di una sfida che promette spettacolo.

"La Happy Casa è una squadra che gioca molto uno contro uno - sottolinea ancora Pentucci - e noi dovremo essere bravi a stare connessi in difesa perché è quello che forse abbiamo in più di Brindisi, cioè giocare veramente uno per l’altro mentre loro sono un po’ più slegati, usando di più gli isolamenti. Chiaro che se poi cominciano a fare canestro con continuità allora diventano pericolosi e la partita può diventare difficile, anche perché sono in grande fiducia, venendo da quattro vittorie consecutive. Quindi molto dipenderà dal nostro approccio e dalla risposta a livello difensivo che sapremo dare alle loro percussioni".

Nel frattempo lo staff medico e il preparatore atletico della Vuelle stanno lavorando assiduamente con Totè per provare a recuperare la situazione della sua schiena, rimasta bloccata durante l’allenamento di mercoledì. La presenza di Leonardo - ovviamente se in condizione di scendere in campo perché la schiena è una brutta bestia - è fondamentale per poter avere un’alternativa a Kravic (foto) che finora, eccetto nella partita contro la Virtus, non è mai andato oltre i 30 minuti di utilizzo e ne gioca mediamente 23,5. Il pivot serbo è chiamato ad una prestazione importante contro uno dei migliori centri della serie A. Ma paradossalmente forse per lui è più facile, o diciamo meno complicato, affrontare un avversario di quella stazza piuttosto che quei lunghi dinamici, tipo il centro di Varese, che sgusciano via da tutte le parti. A rimbalzo gli daranno una mano Cheatham e Charalampopoulos, rispettivamente primo e terzo rimbalzista di questa Vuelle che non ha un dominatore come Tyrique Jones, che li prendeva tutti da solo o quasi, ma una cooperativa che lavora insieme per difendere le plance, mentre in attacco i biancorossi sono più dinamici. Prova di maturità dopo una sosta molto lunga che dovrebbe aver ridato smalto a chi era più stressato.

Elisabetta Ferri