A Roma, contro la corazzata Capitolina, una sconfitta che frena la corsa dei pesaresi nel campionato di serie A
La pausa non porta bene alla Fiorini Rugby che torna in campo e inciampa in una sconfitta che frena la corsa dei pesaresi nel campionato di serie A. Ma c’era da aspettarselo, dato che l’avversaria di turno, la Capitolina, è la capolista del girone. Alla fine il team del presidente Simone Mattioli tornano dalla capitale con uno stop con il punteggio di 45-7.
Certo un brutto scivolone che abbassa il morale, ma ci deve anche essere la consapevolezza che la compagine laziale è più attrezzata. L’allenatore dei giallorossi però recrimina alcune cose: "Potevamo fare sicuramente di meglio. – Il tecnico Augusto Allori non nasconde la delusione –. Evitando tanti errori individuali il risultato poteva essere diverso. Abbiamo regalato troppi punti, abbiamo commesso errori in difesa che non avevamo mai fatto in precedenza. Siamo arrivati molte volte vicino alla loro linea di meta senza riuscire a segnare, non abbiamo finalizzato. Avremo tante cose da rivedere sia in attacco che in difesa.
Sapevamo che sarebbe stata una trasferta pesante, alcuni infortuni dell’ultimo momento ci hanno messo ulteriormente in difficoltà, ma questo non giustifica il risultato".
E’ una analisi forte quella del coach argentino del Pesaro. Se si ripercorre il match è chiaro che i romani prendono fin dalle prime battute dell’incontro il toro per le corna, mettendo subito in chiaro la loro grinta. I locali segnano infatti due mete ravvicinate a pochi minuti dall’inizio dell’incontro. Pesaro reagisce e parte in attacco riuscendo a segnare la sua unica meta di giornata, firmata Santino Franco. Da una mischia a centro campo i padroni di casa riescono a rubare la palla e a mettere a segno la terza meta che chiude il primo tempo (19-7).
I kiwi faticano a reagire commettendo una serie di errori individuali che lasciano campo libero alla Capitolina. Neanche i cambi riescono a portare nuova linfa ai ragazzi di Allori che non riescono a finalizzare. I laziali puniscono la scarsa concentrazione dei pesaresi segnando 6 mete totali.
b.t.