Il bilancio del vice coach Savignani "Grazie Vuelle, stagione fantastica"

"Repesa mi ha fatto crescere. Pronto a restare e orgoglioso di essere stato ricontattato dal Brasile"

Arrivato con Aza Petrovic, ha lavorato con Luca Banchi e quest’anno con Repesa. Che stagione è stata per Bruno Savignani?

"Una stagione bellissima, dove siamo riusciti a toglierci delle grandi soddisfazioni e darle anche ai nostri tifosi. Un bel gruppo di lavoro, con giocatori super disponibili ed aperti a fare ciò che lo staff proponeva. Anche all’interno dello staff c’è stata sempre una forte intesa e condivisione".

Qual ’è stato il segreto?

"Aver cominciato presto, con la squadra praticamente al completo, eccetto Delfino. E’ stato il punto a favore, ci ha aiutato a conoscerci, a fare gruppo, a mettere in chiaro idee e regole. Secondo me ha pagato".

Ma a un certo punto avete finito la benzina proprio perché siete partiti così forte?

"No, è che è difficile tenere lo stesso passo per 9-10 mesi, da agosto a maggio, è normale accusare alti e bassi, poi abbiamo sofferto due infortuni gravi che hanno cambiato la chimica della squadra, oltre che Carlos è entrato tardi nei meccanismi. Forse il down è stato un po’ lungo, ma alla fine ci è andata bene e dopo le Final Eight abbiamo acciuffato anche i playoff".

Meritati nonostante la vicenda di Varese?

"Noi abbiamo fatto tutta la stagione dentro la griglia, girato la boa al 4° posto e alla fine centrato alcune vittorie non facili per non perdere quel treno. Direi meritati e legittimati dalla vittoria in garatre su Milano che è stata una soddisfazione enorme".

Se siete entrati al posto di Brescia è stato per quella vittoria in casa loro dove Repesa fu espulso: merito anche tuo?

"La vittoria non è stata mia, ma nostra. Certo, se ci ripenso sono contento di aver dato il mio contributo in una serata che poi si è rivelata fondamentale".

Che esperienza hai vissuto al fianco di Repesa?

"Importantissima per il mio bagaglio tecnico, una crescita che mi sarà molto utile. Jasmin è un coach esigente che ti tiene sempre sulla corda, come fa coi giocatori, e ti spinge a dare il massimo".

Il futuro dove sarà?

"Non ho ancora parlato con la società, il mio contratto è in scadenza ma lavorare in una città dove si respira basket ti mette qualcosa in più nel cuore. Sarebbe bellissimo rimanere, ma non sono certo io la priorità in questo momento".

Chances con la Nazionale brasiliana?

"Sono molto orgoglioso di essere stato ricontattato dalla federazione: c’è la possibilità di far parte dello staff che guiderà la squadra ai Mondiali insieme al nuovo Ct Gustavo De Conti, l’allenatore del Flamengo, giovane e preparato".

Elisabetta Ferri