Il presidente del Comitato regionale Ficg Panichi

"Nessun ripensamento, il 5 e 6 febbraio si gioca. Se i genitori non vaccinano i figli non è colpa nostra"

"Non ci sono dubbi. Il 5 e 6 febbraio si torna in campo, dal calcio a 11 al calcio a 5". Lo ha ribadito ieri il presidente del Comitato Regionale Marche, Ivo Panichi. Abbiamo dato tutto il tempo alle società e a tutti i tesserati di adeguarsi alle disposizioni normative in atto. Ora non ci saranno più rinvii, se non per le singole partite ovviamente, come previsto, anche in questo caso, dai regolamenti in caso di positività multiple, accertate e dichiarate nelle modalità che ciascuna società conosce". Panichi inoltre polemizza con "chi si dimentica che ci sono norme, leggi o decreti legislativi che sono superiori alle decisioni della Lega Nazionale Dilettanti prima ancora che del Comitato Regionale Marche. Ciò non significa che noi stiamo con le mani in mano e non siamo pronti a lavorare per il bene del calcio. Per esempio, la Lega Nazionale Dilettanti si è impegnata fortemente sul fronte delle quarantene e del ritorno alla attività agonistica per coloro che hanno contratto il Covid. In particolare, riguardo il cosiddetto "Return to Play" la Lnd ha stimolato la Federazione e a cascata il Comitato Tecnico Scientifico affinché potesse aggiornare il protocollo ai tempi attuali e quindi potesse prevedere una procedura più snella e veloce. Le istanze di tutto il mondo calcistico a quanto pare sono state recepite e come noto da qualche giorno è stato approvato il nuovo protocollo che di fatto consente un ritorno al gioco molto più veloce. Se qualcuno poi ci chiede, come leggo da qualche parte, di cambiare la normativa che prevede l’obbligo di Super Green Pass per i giovani atleti dilettanti sopra i 12 anni, beh, rispondo che possiamo dialogare con le istituzioni governative e possiamo sottoporre all’attenzione certe istanze. A tal proposito informo che presto il Settore Giovanile Scolastico e la Lega Nazionale Dilettanti solleciteranno, attraverso la Federazione, gli organismi nazionali e governativi a riflettere su questo aspetto. Ricordo che è una normativa che riguarda tutto il mondo dello sport. Invito tutti a vaccinarsi anche per giocare a calcio in massima sicurezza. Se un genitore decide di non vaccinare il proprio figlio, poi non può dire che noi come Comitato Regionale oppure che la Lega Nazionale Dilettanti facciamo di tutto per non far giocare i ragazzi".