Eravamo rimasti al derby numero 100, quello della scorsa stagione (rimasta orfana della gara di ritorno) in cui la Vis era tornata a sbancare il Mancini dopo 31 anni (foto). A segno Misin (grande ex) e Lazzari. A Pesaro eravamo rimasti invece a quello dell’aprile 2019, altro successo biancorosso, 1-0 firmato da uno stacco di Gennari. E già si vede che dal ritorno in Serie C la Vis ha invertito la rotta nei confronti con i cugini: a lungo bastonata in Serie D sotto l’epopea Gabellini (5 vittorie e un pari per i granata in campionato, con tanto di goliardici sfottò), ha rialzato la testa nelle ultime due stagioni con due vittorie e un pareggio e un parziale di 3-0 in fatto di gol. Eravamo rimasti ai tempi con i pienoni: quasi tremila spettatori al Mancini l’ultima volta (24 ottobre 2019), idem a Pesaro la stagione precedente. Scordiamoci il pubblico, per adesso, scordiamoci gli incassi (si andava a botte di 30.000 euro) e accontentiamoci di quello che passano il campo e lo streaming. Domenica al Benelli va in scena la sfida numero 101, la 74ª di campionato (27 quelle di coppa). L’Alma resta avanti in fatto di vittorie: 25 a 20 in campionato (28 i pareggi). La Vis ha sorpassato in fatto di gol: 82 a 81. Questa è la 20ª stagione del derby in Serie C: le cugine finora si sono affrontate in 9 edizioni della vecchia C, in 7 di C2, una di C1 e due dell’attuale C.
Parola d’ordine dei tempi attuali: si salvi chi può. Almeno una dozzina di volte nella storia, il derby è servito ad affossare una
delle due. Almeno una decina è servito per cacciare gli allenatori perdenti. Stavolta entrambe hanno già provveduto, e comunque non arriveranno sentenze definitive. Ovvio, l’Alma ci arriva peggio: ultima in classifica, unica senza vittorie, reduce da un ko casalingo in uno scontro diretto. La Vis sta meglio di classifica ma ha perso 4 delle ultime 5 gare, ha preso a segnare ma subisce vagonate di reti. Insomma, se nel derby l’unica cosa che conta è vincere, stavolta di più, molto di più.