La Vigilar regge solo due set, si va alla bella

Sconfitta per 3-0 con Casarano, Fano cede nei momenti finali e ora spera nel recupero di Marks per domenica: in palio la finale per l’A2

La Vigilar regge  solo due set, si va alla bella

La Vigilar regge solo due set, si va alla bella

LEO SHOES CASARANO

3

VIGILAR FANO

0

CASARANO: Urso (L), Peluso 2, Floris, Marzolla 18, Guadagnini, Rampazzo, Ulisse, Ciupa 9, Fanizza, Prosperi (L), Cianciotta 18, Matani 3. All. Licchelli

FANO: Zonta 3, Ferri 12, Roberti 12, Gozzo 10, Maletto 4, Galdenzi, Patriarca 7, Raffa (L), Gori, Girolometti, Carburi, Partenio. All. Castellano

Arbitri: Colucci e Di Bari.

Parziali: 25-22, 25-23, 25-19.

Si va alla bella. Il Casarano costringe la Vigilar a giocarsi l’accesso alla finale per salire in A2 domenica 7 maggio alle 19 al Palas Allende, in una partita che sarà senza appello per l’una e per l’altra squadra. La semifinale playoff giocata ieri in Puglia è stata combattuta per due set quando il risultato è rimasto in bilico praticamente fino alle battute finali, poi nel terzo, sotto di 2-0 la Virtus ha mollato e si è arresa ai tenaci avversari che si giocavano il tutto per tutto. Un primo tempo in equilibrio ma con i leccesi che sembrano avere una maggiore concretezza e lucidità rispetto ai fanesi. Soprattutto nelle fasi più calde del match che si chiude sul 25-22, la squadra di casa ha avuto qualcosa in più in fatto di convinzione e di capacità di cogliere l’attimo per portare a casa il parziale.

Nel secondo però i biancorossi, pur trovandosi a rincorrere e a soffrire un po’ il dinamismo avversario, reagiscono e tengono la partita aperta. Quello che si vede in campo è un continuo botta e risposta tra due formazioni con la stessa fame, impegnate in un braccio di forza, di nervi e di soluzioni tattiche. Sul 6-3 i fanesi piazzano un parziale di 0-4 che fa ben sperare. A suonare la carica è Zonta con un ace, i pugliesi pasticciano, Roberti punisce. Il 6-7 è il primo sorpasso dei marchigiani che arrivano anche sul +2 (6-8) di Maletto. Ma Casarano non si arrende e impatta sull’8-8. Da quel momento la formazione del presidente Cennerilli vede solo la targa dei biancoblu, seppure restando sempre incollati. Un servizio out del Fano dà respiro ai locali che vanno sul 15-12. La forbice si allarga con Cianciotta che tiene a bada i fanesi (20-16). Nelle ultime fasi di gioco la Vigilar recupera terreno, ma la rincorsa si ferma sul più bello con una diagonale di Gozzo (23-19). Sul 24-20 entra in campo Carburi al posto di Patriarca per la battuta. E il numero 8 biancorosso permette alla Virtus di rosicchiare punti preziosi fino al 24-23 di Roberti. L’entusiasmo dei fanesi viene poi spento (25-23).

Nel terzo set capitan Raffa e compagni sembra che già pensano a garatre. Casarano parte subito forte (11-6) e per i virtussini la frazione è tutta in salita. Molti gli errori al servizio, forzato per provare a mettere in difficoltà la ricezione dei pugliesi. Sul 16-9 i leccesi sono lontani. La panchina biancorossa chiama il time out della speranza sul 18-10. Ma Carasano mantiene la distanza di sicurezza fino alla fine. Sul 22-16 l’arbitro assegna un tocco a sfavore dei fanesi. La Virtus chiede il VideoCheck che però non funziona. Il punto va ai padroni di casa (23-16). La Vigilar si ferma a quota 19. E adesso ci si gioca tutto domenica, in una gara secca. La Virtus avrà dalla sua il fattore campo che anche ieri è stato importante. Il palazzetto pugliese, il PalaCesari, era strapieno e rumorosissimo: tamburi, cori e striscioni, un clima infuocato. Il Palas Allende il 7 maggio non sarà da meno, conoscendo i fanesi. Questa per la Vigilar è la seconda chance per compiere il balzo di categoria, non può permettersi di fallire un’altra volta. Sperando anche nel recupero del martello tedesco Marks.

Beatrice Terenzi