La Vis è senza coperture Ora è questo il problema

Errori in difesa e poca protezione a centrocampo, ma capacità di reagire. La doppia anima di una squadra che è attesa da un mese cruciale

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"Ne ho prese tante, ma quante gliene ho dette…". La Vis di Padova è apparsa a lungo come quel pugile suonato. Lei protestava e gli altri segnavano. Per due volte, in chiusura di primo tempo e in avvio di secondo, è stata vicina al ko tecnico. Poi ha deciso di restituire qualche cazzotto. E’ comunque finita tanti a pochi: un po’ secondo tradizione, perché da quelle parti butta sempre male, un po’ perfino oltre, perché 3 gol nei primi 20 minuti la Vis in questa categoria non li aveva mai presi. Gli errori dell’arbitro? Fanno parte del gioco. E se Ronaldo viene a rubar palla a centrocampo con uno spintone, gli si evita quantomeno di arrivare a tirare comodo fin sul dischetto del rigore. La Vis ha perso con tutte le migliori affrontate (Modena, Triestina, Perugia, Feralpi, Padova), con quelle di seconda fascia (Samb, Cesena), unica eccezione la vittoria col Carpi; ha perso anche uno scontro diretto (Ravenna). La Vis è la gioia dei bomber avversari: hanno segnato tutti, ultimi della lista Nicastro e Bifulco. E se con Galderisi prendeva parecchi gol (11 in 8 gare), con Di Donato ha aperto le cataratte (12 in 5). Quelli di Padova, tutti su azione, originati da entrambi i lati. E’ il segno di uno squilibrio evidente. La squadra, avendo rinunciato col 4-3-3 a un difensore a vantaggio di un centrocampista in più (l’arrivo di Di Paola) è più propositiva e più incisiva, ma l’azione di filtro è carente. In certi casi le soluzioni sono due: o l’aggressione alta col primo lavoro dei tre attaccanti (il che richiede organizzazione e sincronismi di linee) o il ripiegamento costante di almeno due di essi nella fase di non possesso. Cose che a Padova si sono viste poco. Così come è sparito il furore agonistico ammirato col Carpi: la docile Vis all’Euganeo ha commesso appena 5 falli per tempo.

Si è vista almeno la capacità di reazione. Si è visto che la squadra sa sfruttare le palle inattive (6 gol arrivati tra sviluppi di angoli e punizioni), segna con tanti uomini diversi (12, nessuno ha fatto meglio) e adesso anche su azione. Non sono poche 6 palle gol costruite sul campo della capolista, e purtroppo passano in secondo piano di fronte all’8ª sconfitta. Ora arrivano gli scontri diretti: Fano, Imolese, Arezzo e Fermana, nell’ordine. E’ qui che bisognerà costruire un bel

pezzo di salvezza, prima di arrivare al mercato di gennaio. Al derby la Vis arriva con più soluzioni. Ha ritrovato Benedetti, riavrà Lazzari dopo la squalifica, probabilmente anche Marchi, Gelonese, Marcheggiani e forse Tessiore. Settimana cruciale, per mille motivi.