La Vis 2 naufraga nel derby Con l’Ancona è ancora batosta

Priva di troppi titolari e dello spirito giusto, la squadra di Sassarini subisce l’avversaria per larghi tratti. Tutto troppo facile per i dorici, in rete Paolucci, Bianconi e Mattioli. Pesaro arrendevole, espulso Ghazoini

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VIS

0

ANCONA

3

Vis Pesaro (4-3-3): Farroni; Ghazoini, Gavazzi, Rossoni, Zoia; Astrologo (7’ st Marcandella), Aucelli, Coppola; Egharevba (40’ st Borsoi), Gucci (12’ st Provazza), Cannavò. All. Sassarini. A disp. Campani, Nicoli, Ngom, Nina, Sosa, Bakayoko, Venerandi, Cavalli, Garau.

Ancona (4-3-3): Perucchini (16’ pt Vitali); Mezzoni, De Santis, Bianconi, Martina (30’ st Brogni); Paolucci, Gatto, Simonetti; Lombardi (45’ st Prezioso), Spagnoli (30’ st Barnabà), Moretti (30’ st Mattioli). All. Colavitto. A disp. Piergiacomi, Pecci, Fantoni.

Arbitro: Costanza di Agrigento.

Reti: 27’ pt Paolucci, 7’ st Bianconi, 47’ st Mattioli.

Note: pioggia per tutta la gara, terreno allentato, spettatori 1.901 (598 abbonati), incasso 20.018 euro (15.624 + 4.394 quota abbonati); 600 i tifosi ospiti; espulso 34’ st Ghazoini (rosso diretto); ammoniti Gavazzi, Spagnoli, Coppola, Mezzoni; angoli 2-10; rec. 4’ + 8’

E’ destino che i derby con l’Ancona siano a senso unico. Succede anche quando la Vis si presenta carica e imbattuta. Un tracollo, come un anno fa, ad allungare la serie nera coi dorici (6 sconfitte e 2 pari nelle ultime 8). Una mazzata per squadra e tifosi, molti dei quali usciti anzitempo. Un monologo ospite, raccontato da questi numeri: 10 tiri in porta a uno, 10 angoli a due, tante palle gol a zero. Le assenze? In casa Vis hanno svuotato la squadra di reattività (Bakayoko), qualità (Di Paola), incisività (Fedato). In casa ospite non si sono minimamente avvertite. Anzi, sembravano tutti fenomeni. Colavitto ha vinto su tutto il fronte, presentando una squadra sempre aggressiva in avanti, sincronizzata nel pressing alto (a partire dagli attaccanti), verticale a ogni pallone riconquistato. Sassarini ha visto i suoi arrancare dall’inizio, incapaci di costruire, dimentichi dei principi di gioco in precedenza mostrati. Vuoti anche di "sentimento", altro termine caro al tecnico.

Sembrava la peggior Vis di Banchini, col monoschema del pallone scodellato alto per Gucci, peraltro sempre sovrastato, i terzini bloccati, l’impossibilità di innescare le ali. Egharevba di suo ci ha messo l’indolenza, Ghazoini l’irruenza fuori luogo, costata un altro rosso (il ragazzo va rieducato). Pareva una grazia ricevuta aver chiuso il primo tempo sotto di un solo gol, grazie anche al solito super Farroni. Esemplare l’azione del vantaggio ospite: lancio di De Santis per Spagnoli, torre per Moretti, imbucata per Paolucci lesto a infilarsi fra i centrali e trafiggere Farroni. Altre palle gol per Lombardi, Moretti e ancora Moretti. Nella ripresa, agli scompensi generali la Vis ne ha aggiunto uno,

già palesato in precampionato: la staticità sui calci d’angolo. Così sono venute le altre due reti: la prima di Bianconi, libero di

incornare a centro area; la seconda di Mattioli, tap-in dopo il palo di De Santis.

In mezzo, una quantità industriale di palle gol, sventate da Farroni finché ha potuto. Folate continue di dorici in area vissina, fino a sfondare letteralmente la rete: e ci son voluti 4 minuti per ripararla, dal 13’ della ripresa. Dall’altra parte un portiere come Vitali subentrato dopo un quarto d’ora all’infortunato Perucchini (spalla) e chiamato a un pomeriggio di relax. Unico sforzo un blando destro di Marcandella. Pochi giorni per rianimare questa Vis crollata di colpo e decimata negli uomini, fattpo questo che preoccupa non poco considerato il valore degli assenti. Sabato, gara anticipata per lo sciopero dei voli, a Sassari è un altro giorno, si spera, anche perché alle spalle si stanno svegliando un po’ tutte e guai fidarsi della classifica, il cammino è ancora molto lungo.