"La Vis è come un trenino che deve essere puntuale"

Banchini: "La squadra a Olbia e Imola deve arrivare prima o seconda. Nelle ultime partite due punti su sei, dobbiamo fare solo questi calcoli"

È tempo di calcoli e di lunghe trasferte. La Vis Pesaro nelle prossime due partite "deve essere ancora prima o seconda nel trenino" dei playoff, dall’ottavo posto a scendere, spiega il tecnico Banchini. La squadra stamattina è arrivata in terra sarda dopo un viaggio notturno in traghetto dal porto di Livorno. Quindi niente aereo. Farà rifinitura a Olbia e domani, ore 14.30, scenderà in campo contro un’inseguitrice, ferma a 39 punti (Vis 41) e non ancora matematicamente salva. Recuperato Tonso.

Che squadra è l’Olbia?

"Vengono da quattro pareggi, sono molto equilibrati, abituati a questo tipo di campionati. Mi aspetto che possano rischiare qualcosa di più. Affrontarli oggi non è facile. Verranno a giocarsi tutto con giocatori importanti come Ragatzu, Giandonato, Émerson".

Trasferta lunga, ambiente diverso, padroni di casa che hanno fatto nella propria tana 22 dei 39 punti stagionali. È uno dei campi più difficili del girone?

"L’unica cosa che può veramente incidere è il vento. Bisogna sapersi adattare. Condiziona le scelte e la strategia sulle palle inattive. Sarà difficilissima a livello emotivo, hanno un ambiente a favore per la ricerca dei punti della salvezza".

La vittoria in trasferta manca da sei partite. È questo l’obiettivo di domani: tornare a vincere lontano da Pesaro?

"L’obiettivo è arrivare primi o secondi (cioè due vittorie o una vittoria e un pareggio ndr) alla fine di queste due trasferte (prossima Imolese, giovedì 14 aprile, ore 21). Abbiamo visto che nelle ultime due sfide giocate è stata mantenuta la posizione con due punti su sei. Dobbiamo pensare solo a fare questi calcoli. Quando hai un obiettivo e poche partite a disposizione non c’entrano nulla le statistiche. In questo momento però farli in trasferta vale doppio".

Senza Gavazzi, squalificato (partito ugualmente con la squadra, ndr), la Vis ha subito otto gol in tre partite, conquistando un solo punto. Può essere Ferrini il giusto sostituto al centro della difesa?

"Ma anche Di Sabatino, Piccinini o Manetta spostandolo. Ci sono tante idee e soluzioni. L’assenza di Gavazzi però condiziona le profondità quando c’è un possesso palla avversario".

Quanto è cresciuto Cannavò dall’inizio della stagione a oggi?

"Avevo già detto che uno come Cannavò lo porto in guerra anche quando non lo faccio giocare. Dietro le persone ci sono chiavi di lettura mentali. È disponibile, ha grande talento, è cresciuto. Forse ha capito che se la squadra, la società, lo staff ti danno la possibilità di fare qualcosa in più, tu giocatore ti senti in dovere di dare qualcosa in cambio. In tanti lo stanno facendo, vanno oltre, compensano quello che ricevono".

Quanti punti servono nelle prossime tre partite per raggiungere i playoff?

"Non posso fare questo tipi di discorsi. Ogni gara ha tre punti e si deve fare in modo che tutto quello preparato in settimana porti a conquistarli. Se non si vince poi non bisogna perdere. La squadra nei diversi trenini stagionali è sempre stata costante".

Nicholas Masetti