La Vuelle espugna l’astronave col brivido

Vince in casa dopo 19 mesi, ma contro Cremona rischia il patatrac. I liberi di Cain evitano il ko, poi il supplementare è in discesa

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PESARO

Costretti a rimanere fuori dal palas e privati anche della gioia di gustarsi la vittoria davanti al piccolo schermo perchè Eurosport Player va in tilt durante l’overtime, trasmettendo il riscaldamento di Brindisi-Fortitudo, anziché il finale da Pesaro. Avranno tirato giù tutti i santi, nel giorno a loro dedicato, ma alla fine i tifosi hanno goduto scoprendo che la Vuelle era riuscita ad infrangere due tabù in un colpo solo: tornare al successo fra le mura amiche dopo 19 mesi (marzo 2019), battendo Cremona che vinceva ininterrottamente al palas da sette stagioni. Stava per accadere un patatrac. E bisogna ringraziare gli attributi di Cain, che a 4’’ dal gong è andato in lunetta – dove tira col 60% – ad infilare con freddezza i due liberi che valevano l’overtime. Dove Pesaro si è di nuovo distesa i nervi, piegando la resisteza di Cremona, anche perché alle fine dei regolamentari la Vanoli aveva perso per falli Lee e Cournooh. Mian, autore di una partita eccellente (25 punti) e Hommes, notoriamente la stella della squadra, ci hanno provato fino all’ultimo. Ma la classe di Delfino ha avuto la meglio: il capitano ha messo a segno 8 dei suoi 16 punti nel supplementare, trascinando i compagni verso la vittoria.

Inizio da dimenticare per la Carpegna Prosciutto, troppo soft di fronte ad una squadra arrivata in città solo all’ora di pranzo per il ritardo dell’esito dei tamponi che dovevano scongiurare altri positivi in squadra. Jarvis Williams, uno degli americani, è rimasto a casa in isolamento mentre l’altro Williams, T.J., non è stato utilizzato, ma sembra più per i punti al labbro rimediati nello scorso match che per reali dubbi sui suoi sintomi. Anche perché, in quel caso, sarebbe stato da irresponsabili portarlo al palasport. Comunque, Pesaro non trova il ritmo e arranca per tutto il 1° quarto. Fino a che Repesa, a furia di mischiare le carte e tirare urlacci ai suoi, non riesce a trovare la quadra affidando le operazioni al più lucido della squadra, Matteo Tambone, assistito dal carisma di Delfino. Sotto i tabelloni Cain fa, splendidamente, il suo lavoro e si risale la corrente fino al sorpasso, firmato proprio da ’Tambo’ (24-22 al 16’).

La prima tripla a bersaglio dà fiducia anche ai compagni, così arrivano in sequenza due missili di Massenat e la Vuelle scappa via (37-23) lasciando a Cremona solo le briciole (7 punti nel 2° quarto). Galbiati tenta la carta della zona, inizialmente bucata da Filipovic e Tambone (50-29 al 25’), poi l’attacco s’inceppa. E quando Cain rifiata in panchina crolla pure la diga difensiva. Cremona risale la corrente con Mian e Hommes scatenati. All’ultimo riposo gli ospiti son di nuovo lì e Repesa cita Boscia Tanjevic "panico è quando culo mangia pigiama": cioè nessuno fa più canestro per la tensione. Nell’ultimo quarto, Robinson va in corto circuito perdendo palloni banali, clamorosa una palla accompagnata. E quando al 36’ Cremona impatta con un gioco da tre punti del finlandese Palmi un brivido corre lungo la schiena: sta a vedere che anche stavolta la Vanoli sbanca. Invece l’ultimo fallo su Cain è mal consigliato: dalla lunetta il pivot regala un’altra chance alla Vuelle. Che stavolta non la spreca.

Elisabetta Ferri