
Ci sono giocatori americani che rimangono nella memoria nonostante ne passino almeno cinque ogni stagione. Uno di questi, in tempi recenti, è sicuramente Trevor Lacey che domenica aspetta la Vuelle a Cremona da avversario e che indossò la maglia biancorossa, allora sponsorizzata Consultinvest, nella stagione 201516. Nonostante quella stagione sia stata complicata, come tutte quelle del periodo che va dal 2013 al 2020, Lacey se la ricorda favolosa anche perché lui era un giovane rookie che varcava per la prima volta l’oceano e la Vuelle fu il trampolino di lancio per la sua carriera. "Ricorderò sempre Pesaro! - esordisce Lacey -. Era la prima volta che vivevo in un nuovo paese, fuori dagli Stati Uniti. È stata una bella situazione: l’organizzazione del club, i tifosi, erano tutti fantastici. Questa città occupa un posto speciale nel mio cuore e non vedo l’ora di venire lì nella gara di ritorno per rivedere tutti".
Forse la sua carriera non è andata proprio come sognava dopo l’approdo al Lokomotiv Kuban, in Russia, il Covid ha sballato tutto: "Nel complesso sono contento di come è andata la mia carriera finoraAlti e bassi, ho commesso alcuni errori nel processo di crescita, ma tutto serve per maturare. Ho imparato lo stile di gioco europeo ed ho anche incontrato delle persone fantastiche lungo il percorso". Una di queste è Christon, con cui condivise quella stagione pesarese: "Io e Semaj usciamo spesso, andiamo a cena, ecc. Eravamo entrambi esordienti e nuovi in Europa, quindi abbiamo un legame speciale l’uno con l’altro". Domenica si affrontano due squadre con lo stesso ruolino di marcia, tre vittorie nelle prime sette partite e dunque lo scontro diretto potrebbe dare la svolta ad una delle due. "Sono d’accordo, penso che quella di domenica sia una partita importante per entrambe le squadre. Sarà una partita molto dura e ad alta intensità. Aiuterà a comprendere la classifica del campionato e anche ad avvicinarsi ad obiettivi più grandi per chi la vincerà".
La Vanoli vanta il terzo attacco della serie A, segnando quasi 90 punti di media, come si spiega questa facilità di segnare tanto? "Abbiamo buoni marcatori e ragazzi con un ottimo tiro. Do molto credito a coach Cavina per aver apportato aggiustamenti al nuovo roster e aver permesso di sfruttare i nostri punti di forza. È sempre bello giocare per un allenatore che capisce i suoi giocatori".
Elisabetta Ferri