L’altra Vis a Olbia in un mare di difficoltà

Senza il capitano Gavazzi (risentimento), Ghazoini e Sassarini squalificati, tocca a Marcandella, Astrologo, Rossoni e Cusumano

Una vittoria, un pareggio, due clean sheet, la consapevolezza di vivere un crescendo rossiniano. Inizia sotto questa stella l’operazione Olbia (ore 18) della Vis Pesaro di Sassarini. Anche se il tecnico di La Spezia si accomoderà ancora una volta in tribuna, complici i due turni di squalifica da scontare (in panchina ci sarà il vice Renzoni). E non uno, perché il Giudice Sportivo Stefano Palazzi lo ha punito con un nuovo turno di stop. Il motivo? Aver dato indicazioni ai suoi durante il match. Dagli spalti. L’ex Fatih Karagumruk però glissa ("Nulla da dire, andiamo avanti"), anche perché l’unico focus ammissibile è quello su una trasferta delicata. A cui la Vis arriva con l’idea di turnover ragionato, il che significa dare un turno di riposo ai senatori Gavazzi e Coppola. E sopperire all’assenza di Ghazoini, fermato per una giornata dopo il rosso rimediato domenica. Ma anche fare conto delle assenze di Ngom e Sanogo. Sassarini però non dà indizi particolari in questo senso: "Penso di avere 18-19 giocatori sullo stesso livello – racconta in apertura della conferenza stampa pre-gara – darò la possibilità a tutti loro ma devono rispondere come gli undici che ho messo in campo domenica scorsa". Normale pretattica. In campo si dovrebbe rivedere Marcandella (al posto di Aucelli), mentre Astrologo avrà il compito di sostituire Coppola. Premesso che Rossoni calcherà il palcoscenico della corsia di destra, in difesa Cusumano è destinato a partire dal 1’. L’attacco invece sarà lo stesso di domenica: Fedato al centro, Egharevba e Cannavò sulle ali. Sull’ex Empoli e Palermo l’allenatore biancorosso ripone grande fiducia: "I rigori li batte Cannavò. E’ lui il rigorista". Mentre sul match winner Fedato sembra avere le idee chiare: "E’ un giocatore che ha gamba, fantasia e capacità di saltare l’uomo. Gli ho chiesto di ascoltarmi per fare bene. Dopo ogni allenamento ci vediamo per parlare di cosa ha fatto al meglio e in cosa può migliorare". Capitolo Olbia. I sardi hanno specifiche ben diverse rispetto al Fiorenzuola. Tradotto: tendenza a chiudersi in difesa, aspettare, ripartire e sfruttare ogni minimo errore avversario. Sassarini lo sa: "Quello di Olbia è un terreno molto difficile, chiuso, in cui la palla è molto in gioco ed è difficile trovare spazi aperti. Loro lo conoscono molto bene, per questo ogni disattenzione ti fa prendere gol. Dovremo metterci ancora più attenzione". I margini di miglioramento, comunque, sembrano non mancare: "Col Fiorenzuola siamo stati bravi in tutti gli aspetti, sia con sia senza palla, e quando non abbiamo verticalizzato abbiamo riorganizzato la manovra. Con la linea difensiva possiamo alzarci di ancora 6-7 metri".

Così in campo. Stadio "Bruno Nespoli", ore 18

OLBIA (3-4-1-2): Gelmi; Emerson, Bellodi, Brignani; Travaglini, La Rosa, Minala, Fabbri; Biancu; Ragatzu, Contini. All. Occhiuzzi

VIS (4-3-3): Farroni; Rossoni, Cusumano, Bakayoko, Zoia; Marcandella; Astrologo, Di Paola, Egharevba, Fedato, Cannavò. All. Sassarini Arbitro: Leone di Barletta

Riccardo Spendolini