L’annuncio di mister Banchieri "Resto alla Vis, è un grande club"

"Se si ottengono certi risultati è perché ci sono staff e società alle spalle. Il futuro sarà giovani e sacrificio"

Mister Simone Banchieri resta alla Vis. Lo ha annunciato ieri nell’attesa conferenza stampa al Benelli. "Se si ottengono certi risultati è perché dietro c’è un club e c’è uno staff che ti sostiene – dice Banchieri –. Qui mi sono subito trovato a mio agio e ho lavorato benissimo. Il merito va ai ragazzi che si sono fatti trovare pronti nelle partite decisive. Sono stati tutti disponibili dal primo momento e grazie a tutto questo la società è rimasta in serie C per il sesto anno consecutivo. Ero venuto a Pesaro con entusiasmo e ho trovato un club organizzato. E’ scattata la giusta chimica e l’unità di intenti". Banchieri spiega anche la scelta di aver accettato di venire a Pesaro in un momento difficile: "Quando la Vis mi ha chiamato ero tra le persone più felici al mondo, aspettavo una telefonata di questo genere. C’è stata da parte di tutti una grande volontà di salvare il club da una situazione complessa. Ho accettato la sfida perché conoscevo le qualità dei ragazzi". Banchieri racconta anche come è riuscito nel miracolo di salvare la squadra in tre partite evitando i playout: "Servivano degli stimoli, ma non giudico il lavoro degli altri prima di me. Occorreva la mentalità per tirare fuori l’abilità di ognuno. E in due mesi che ho allenato sono emerse le doti dei giovani e dei meno giovani. Sono venute fuori le qualità e soprattutto la disponibilità di lavorare". E rivela: "Quando sono arrivato tutto l’ambiente pensava già ai playout. Io ho detto che invece dovevamo pensare a vincere le partite, ero convinto che potevamo salvarci. Ho trasmesso la convinzione di salvarsi, senza giocare i playout. E’ questa è stata la chiave. Prepararsi a vincere era fondamentale. I ragazzi hanno capito. Tanto che nella prima partita nei primi 15’ abbiamo avuto già 3-4 occasioni da gol. In poco tempo hanno capito cosa fare, l’atteggiamento, Avevo un vantaggio rispetto ai miei colleghi precedenti: avevo la pulizia mentale di ciò che era accaduto prima. Io sono venuto qui per vincere le partite. Ho solo un rammarico non essere riuscito a vincere anche a Cesena, ci è mancato molto poco. Ci siamo allenati fino a quando non abbiamo avuto la matematica certezza di essere salvi. Io alleno da 20 anni, ma è la prima volta che ho visto, in questi due mesi, una squadra che si allena con grande dedizione e voglia. E’ questa la base da cui ripartire". Si ripartirà da qui: "Questa è una base buona. Per me non ci sono giocatori giovani o meno giovani, ma giocatori bravi o meno bravi. L’età non conta. I calciatori più grandi ci hanno permesso di battere la Carrarese".

Il futuro. Su chi conferma, chi parte e chi arriva, il mister ha la bocca cucita: "I nomi li fa eventualmente il direttore Menga. Io posso parlare di caratteristiche che siano adeguate alla categoria. Cerchiamo giocatori che prima di tutto siano disposti al sacrificio. Ci sono sacrifici da fare, si continuerà a puntare sui giovani, c’è bisogno di tutti. Per il prossimo anno punteremo a valorizzare i giovani e il territorio". Il modulo? "Sarà in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Chiedo giocatori con cilindrata alta nella corsa e nel cervello. Gambe e testa, ma anche spirito di sacrificio in tutti i ruoli. I ragazzi che ho trovato sono stati bravissimi, non hanno sbagliato una partita e soprattutto non hanno sbagliato un allenamento. Bisogna avere un’identità e le idee chiare. Non prometto i risultati, ma prometto che a fine partita ogni giocatore avrà la maglia sudata, la bava alla bocca e il sangue agli occhi".

Beatrice Terenzi

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