L’attacco a mitraglia di Pesaro alla prova contro il muro di Milano

La Vuelle è la squadra che segna di più, l’Olimpia quella che subìsce di meno e costringe a tirare peggio

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L’ultima partita prima della sosta per gli impegni della Nazionale regala alla Carpegna Prosciutto una serata molto speciale da vivere: domenica arriva l’Armani Milano campione d’Italia con tante novità nel suo roster, c’è l’esordio del nuovo acquisto, l’islandese Jon-Axel Gudmundsson, inoltre tutto il palasport sarà mobilitato per il dovuto ricordo a Marco Piccoli, lo storico tifoso e fondatore dell’Inferno Biancorosso, scomparso la sera del 2 novembre.

La speranza di tutti è di poter essere all’altezza dell’appuntamento anche se il divario con un club che ha 16 giocatori tra cui poter scegliere è pazzesca. Pesaro si fa forte dei suoi 91,6 punti di media che dopo cinque giornate la pone in testa alle squadre che segnano di più in serie A, mentre Milano è soltanto 11ª con 76,6. Ma quello che farà la differenza in uno scontro titanico come questo è la difesa: perché quando l’Olimpia alza il muro e aggredisce, facendo valere la sua fisicità, è più difficile riuscire ad essere fluidi, far circolare la palla rapidamente, trovare il giocatore più libero, tutte caratteristiche che hanno reso finora l’attacco della Vuelle così prolifico. Difatti, l’Armani è la seconda squadra che subisce meno punti di media (dietro Tortona) con 71,2 punti a partita. Significa che la Vuelle dovrà essere brava a trovare la via del canestro anche se non si potrà correre a cento all’ora come ha fatto a Brescia, prendendo spesso di sorpresa la Germani per evitare di dover attaccare troppe volte a difesa schierata.

Gli uomini di Messina sono anche quelli che ti fanno tirare peggio: concedono il 38% nei tiri totali e il 41% da due, dentro la loro area si arriva a fatica e c’è sempre il rischio della stoppata. La Vuelle sta tirando con alte percentuali: ha il 55,2% da due (terza in serie A) e il 40,5% da tre (seconda) e sarà quindi interessante mettersi alla prova contro una difesa così arcigna.

I due americani di Repesa sono fra i primi dieci realizzatori: Rahkman è secondo con 19 punti di media (ed il 55,6% da tre punti, quinto assoluto in serie A), Cheatham è nono con 16,2 punti. Saranno perciò guardati a vista, visto cos’hanno combinato negli ultimi incontri, entrambi capaci di inventarsi anche i due canestri allo scadere che hanno contribuito non poco a determinare la buona posizione in classifica della Carpegna Prosciutto.

I biancorossi sono anche bravi a guadagnarsi falli, quarti assoluti con 21,6: Davide Moretti è il più abile di tutti, con 5,8 subìti di media a partita, primo assoluto in tutta la lega. Inoltre Pesaro si segnala come una delle più vivaci a rimbalzo offensivo (oggi è 5ª con 11,4 di media) e misurarsi con una batteria di lunghi come quella dell’Olimpia sarà un bel test di verifica. Bisognerà invece limitare il numero delle palle perse, dove la Vuelle è terza con 11,4 perché Pangos e compagni puniscono ogni errore commesso, specie se banale e non provocato. La gara di domenica è stata affidata ai fischi di Sahin, Bartoli e Noce, anche loro saranno decisivi per impostare il metro che sarà concesso.

Elisabetta Ferri