LE BASI DEL PROGETTO

Carpegna Prosciutto: l’obiettivo è rimanere insieme a lungo. .

Cos’è cambiato rispetto allo scorso anno alla Vuelle? Praticamente nulla "anche se tutti abbiamo messo qualcosa in più", dice Giancarlo Selci, in prima fila alla presentazione sia di Repesa che della Carpegna Prosciutto, con Andrea Beretta. E’ cambiato il passo con l’arrivo di Repesa. Perché questo tecnico si porta dietro la mentalità del coach-manager: "Nessun giocatore in prestito, valorizzazione dei nostri giovani". Chiaro il messaggio: non si lavora per gli altri. I Beretta non hanno firmato un impegno pluriennale, ma di un anno, pare a 350mila euro. Con un punto in più: se la squadra va bene, il gioco può proseguire. E all’interno di questo processo ci sono anche altre due cose: la produzione nello stabilimento di Carpegna sta andando molto bene "e stiamo pensando di recuperare anche i vecchi capannoni". E qui va letto, sotto il profilo dei contributi regionali all’agricoltura, anche la mano della Regione e di Luca Ceriscioli. Sembra si chiudano, almeno stando alle parole e alle promesse, le stagioni un po’ avventurose.

L’avventura rimane, ma con un altro spirito rispetto allo scorso anno. E cioè lavorare con un concetto sì sportivo, ma con un taglio manageriale.

"Rispetto allo scorso anno – dice il presidente del consorzio Luciano Amadori – più o meno viaggiamo sulle stesse cifre e cioè intorno ai due milioni e 200mila euro. A questa cifra vanno aggiunti gli incassi e gli abbonamenti, che in questo momento non sono ipotizzabili". Comunque il pubblico, anche stando a quello che ha detto Repesa annunciando l’arrivo di Delfino, diventa una fattore importante per aumentare il budget "e quindi non possiamo nemmeno permetterci di sbagliare perché poi non abbiamo i soldi per intervenire nel corso della stagione". Comunque una stagione con contratti lunghi, proprio perché il lavoro fatto in palestra deve portare alla crescita e alla valorizzazione dei giocatori: tradotto, una risorsa. E proprio questo è stato uno degli aspetti toccati dal tecnico parlando dell’esperienza alla Fortitudo Bologna rivolgendosi a Santi Puglisi. Ad uno dei consorziati chiedendo della figura di Proli, la risposta è stata: "E’ stato qui a Pesaro, ma poi non si è saputo più nulla".

In questo contesto si capisce perché nessuno è svenuto davanti alla notizia che non è stato approvato dal governo il credito di imposta al 50 % per le sponsorizzazioni. Questo perché tutto è rimasto come lo scorso anno "e devo dire – aggiunge Amadori – che i consorziati sono stati tutti bravi perché tutti hanno dato qualcosa in più secondo le proprie possibilità". Per quello che riguarda il futuro non c’è nessun patto scritto per i prossimi anni di sponsorizzazione, ma si è capito parlando con il presidente del Consorzio che se la squadra darà soddisfazioni, e ci saranno anche ricadute positive sotto il profilo delle vendite, anche la prossima stagione sarà targata Carpegna Prosciutto.

m.g.