"Leonardi, il calcio e un’umanità clamorosa"

L’ex direttore sportivo della Vis ha presentato il libro sui suoi 50 anni di attività. Al suo fianco Gravina e tanti volti dello sport locale

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La sala consiliare del Comune piena di gente, il presidente della Figc Gabriele Gravina al tavolo e 50 anni di storia rievocati con emozione e passione. Leandro Leonardi, ex direttore sportivo della Vis, ha presentato così il suo libro ‘Pagato per divertirmi’ (edizioni Etabeta, 15 euro). Un testo che ripercorre la sua lunga carriera nel mondo del calcio, dalla città natale Pesaro, passando per gli studi di Giurisprudenza e arrivando fino a piazze blasonate come quelle di Juventus, Fiorentina, Verona e Salernitana. Aneddoti, curiosità, professionalità e amore per il proprio lavoro, il tutto all’insegna del divertimento. Leonardi per lo sport più bello del mondo è stato questo e il presidente della Federcalcio Gravina, di passaggio prima di andare a seguire la Nazionale a Cesena e autore della prefazione, ricorda con gioia gli anni condivisi con il Castel di Sangro, un piccolo comune abruzzese di seimila anime passato dai dilettanti alla serie B. "Un castello piccolo che si dimostrò grande", dice Leonardi. Gravina lo segue a ruota: "Una favola, un messaggio che i piccoli possono comunque centrare obiettivi importanti. Quel progetto è ancora vivo. Uno stadio che è il doppio della popolazione, strutture sportive all’avanguardia, ho avuto la fortuna di vivere questi momenti di innovazione con Leonardi, un uomo con il principio dell’onestà in un mondo che non è sempre così".

Nella sala sono presenti anche tanti ex giocatori, dirigenti e allenatori della Vis e di altri sport, come i tecnici Beppe Magi e Simone Pazzaglia, i presidenti Claudio Pandolfi e Franco Signoretti, Ario Costa della Vuelle, il compagno di lavoro Pietro D’Anzi, le infaticabili donne vissine Marisa Damiani e Sara Pandolfi, Paolo Cellini delle Figc. Ma anche la famiglia Sorbini del mondo della pallavolo, l’ex viceprefetto vicario Paolo De Biagi e l’attuale addetto stampa della Vis Luciano Bertuccioli. I presidenti Mauro Bosco e Marco Ferri hanno portato i rispettivi saluti, così come il sindaco Matteo Ricci. Un percorso partito dall’antistadio in breccia della Junior Pesaro, passato per la Vis e arrivato ai livelli top del calcio italiano. Le parentesi hanno toccato anche Campobasso, Vastese, Chieti, Pistoiese e Siena. E chi in questa avventura gli è stato vicino ricorda così il Leonardi direttore: "Un’umanità clamorosa", dice Costa. Uno che "ci controllava, era vicino, dava una mano, rigido ma a fin di bene dei ragazzi", prosegue Giancarlo Sorbini. "Mi ha condotto nel mondo del calcio, facendomi capire tanto, il tutto in modo gratuito", ricorda con piacere Signoretti. Successi e delusioni, gioie e dolori, amore ma anche non sopportazione di alcune dinamiche del calcio. Educazione e formazione, una riservatezza incondizionata che si apre pian piano nella lettura. Sono questi alcuni dei contrasti del testo. Perché, come dice Leonardi, il libro è "dedicato a tutte le mie famiglie: quella di nascita, quella attuale e quella dei tanti ragazzi che il calcio mi ha regalato". Il passato, il presente e il futuro dato a diverse generazioni. Un cerchio racchiuso in oltre 200 pagine. Nicholas Masetti