Luca Banchi, un doloroso addio La Vuelle ora cerca il successore

Il club spiega: "Ci siamo confrontati seriamente per proseguire, poi iI coach ha preferito declinare l’offerta"

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La scintilla era scoccata, potente, ma non è bastata per farne un matrimonio. Un innamoramento reciproco, durato qualche mese e poi l’addio, doloroso per la piazza, che gli aveva addirittura dedicato un coro: mai successo con un allenatore. Come promesso, e questo gli fa onore, alla vigilia della sua partenza per la Lettonia di cui è Ct, Banchi ha sciolto le riserve, evitando di tenere ulteriormente sulla graticola la società che si deve muovere per trovare un sostituto capace di non far spegnere il fuoco riacceso dal tecnico toscano. Il comunicato ufficiale diramato dal club nel pomeriggio di ieri racconta di un tentativo che, a fronte delle parole pronunciate dal coach subito dopo l’eliminazione per mano della Virtus ("sapevamo che il mio era un intervento a tempo determinato"), è stato reale, ma non sufficiente a convincerlo.

"Al termine dell’esaltante stagione culminata con il raggiungimento dei playoff – scrive la società -, la Carpegna Prosciutto Basket Pesaro e coach Luca Banchi si sono confrontati per verificare le possibilità di proseguire il rapporto di collaborazione. Al cospetto di una reciproca, approfondita e seria disponibilità, l’allenatore – riconoscente per lo straordinario affetto con cui è stato accolto – ha preferito declinare l’offerta per concentrarsi su altri progetti professionali. La Carpegna Prosciutto, onorata di averlo avuto come coach, augura a Luca Banchi le migliori fortune".

Fondamentalmente, oggi la Vuelle non ha ancora messo insieme un budget che potesse garantire a Banchi l’allestimento di un roster all’altezza di lottare per l’obiettivo raggiunto quest’anno, ovvero l’ingresso fra le prime otto. Ci sono, al momento, le risorse che c’erano l’anno scorso. Sembra che la cifra sia destinata ad essere ritoccata verso l’alto, ma non di tantissimo, e quindi è comprensibile che dopo essersi rilanciato alla grande un allenatore di quel rango voglia quantomeno essere sicuro di poter fare ancora bella figura. Il rischio reale era che quell’amore con la tifoseria potesse anche dissolversi, perché alla fine i risultati hanno un peso sulla considerazione, al di là dell’identità di squadra e del bel gioco, che comunque Banchi era riuscito ad ottenere da un organico rimesso in sesto in corsa.

La Vuelle deve ora gestire l’effetto boomerang che non si può evitare quando se ne va un personaggio che tutti avrebbero voluto rivedere in panchina. Per non disperdere l’entusiasmo dei tifosi c’è solo un modo: rispondere con l’ingaggio di un coach esperto, che sappia parlare alla piazza e proporre una squadra che abbia una bella faccia in campo. Il nome che rimbalzava anche ieri è quello di Attilio Caja, il sergente di ferro autore di un’ottima stagione alla guida di Reggio Emilia, che appare il favorito. Rimbalza anche un’altra voce in sottofondo, legata a Matteo Boniciolli, se Udine dovesse fallire la promozione in serie A. E si dice che i rimpianti di Jasmin Repesa per essersi separato da Pesaro due estati fa potrebbero riportare d’attualità anche il suo nome.

Elisabetta Ferri