Luca Marini, fratello d’autore di Valentino Rossi: "Nel 2021 lo sfido"

"Ho iniziato a correre a 4 anni, non è stato lui ad avviarmi a questa avventura". Hanno la stessa madre (Stefania) e nel 2021 si affronteranno in Moto Gp

Luca Marini e Valentino Rossi:, fratelli e avversari nel Moto Gp del 2021

Luca Marini e Valentino Rossi:, fratelli e avversari nel Moto Gp del 2021

Pesaro, 24 dicembre 2020 - Luca Marini, naturalmente di Tavullia (Pesaro), classe 1997, vicecampione del mondo 2020 in Moto2, debuttante in Motogp con una Ducati dello Sky Racing Team VR46 ed Esponsorama Racing così lungo che sembra il titolo di un film di Lina Wertmuller.

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È esatta come scheda? "Sì, è esatta, per il nome del team se lo dicono loro vuol dire che è quello".  

Le propongo una idea del suo percorso formativo. "Ascolto".  

Fratello di Valentino Rossi; il gio vane Marini Luca; Luca Marini, pilota di MotoGp. Come le pare? "Direi che mi va benissimo, anche se ancora oggi rimango tutte le tre cose".  

Quanto è alto? "Adesso sono sono alto 1,84".

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Dunque lei è addirittura più alto di suo fratello (1,81). Come faceva a rannicchiarsi sulla Moto3? "Non era per niente facile, ma devo dire che allora ero più basso di qualche centimetro".  

Quando si è reso conto di che razza di fratello aveva accanto? "Non prestissimo né da piccolissimo per la verità. Crescendo, forse nell’adolescenza, ho attraversato una specie di processo di assimilazione".  

È stato lui ad avviarla al motociclismo? "No. Già a quattro anni ero innamorato della velocità ed ero già su una minimoto, mia madre Stefania era propensa, mio padre Massimo era un appassionato di motori".  

Ma vi volete davvero così bene a fare i piloti? Forse il mestiere pericoloso che fate vi accomuna a più di altri? "Dipende da quali piloti. Per esempio fra noi della Rider’s Academy di Tavullia c’è un ottimo affiatamento ispirato fra l’altro dalla figura di Valentino".

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Lei si definirebbe un talento ancora inespresso? “Diciamo che ho molto potenziale ancora da esprimere, è una cosa che me la sento dentro, ognistagione ho imparato tanto e sempre di più".  

Quanto le pesa quel “vice” davanti a “campione” mondiale della Moto2 del 2020? "Abbastanza, anzi molto, direi che mi tira proprio il c.... Mi sono impegnato molto. Ho fatto pochissimi errori, ho avuto problemi col telaio a Le Mans e una brutta caduta".  

Adesso il cerchio si chiude e nel 2021 lei scenderà in pista con e contro suo fratello Valentino. "Sì, pare proprio che ci siamo arrivati a questo gran debutto".  

Adesso le leggo il testo del comunicato ufficiale di un altro pilota debuttante in MotoGp: ’Bisognerà prenderla con calma e imparare piano piano, non parto per vincere ma per migliorare e poi qua e là, bla, bla, bla, le solite s......te che si dicono alll’inizio del campionato...’. Chi è secondo lei? "Beh, dal gergo direi che si tratta di Valentino. Aggiungo che condivido in pieno il contenuto del messaggio. Naturalmente parolacce a parte".  

Ci sono circostanze astrali attorno al suo debutto in MotoGp per sfidare suo fratello. "Addirittura astrali?".  

Beh, si fa per dire: nel 2021 lei avrà 24 anni e suo fratello ne avrà invece 42. "Allora, astrali per astrali, ci sarebbe anche che lui è nato nel 1979 e io nel 1997".  

E allora è chiaro che era tutto predestinato e comunque sappiamo che fate già “coppia” in qualche modo. "Sì, andremo presto insieme in Barhein per un rally".  

Sono certo che farete grandi cose. "Speriamo, io sono pronto".