"Mars, versatilità al servizio della Vuelle"

Il ds Cioppi descrive Muhammad-Ali Abdur Rahkman, firmato lunedì notte: "Persona super, creatore di gioco, grande difensore"

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La buona notizia è che ha un soprannome, Mars, il che semplifica le cose. Altrimenti le prime due prese della Vuelle al capitolo stranieri sono state finora roba da fine enigmistica. Il rebus più interessante da scoprire, però, è cosa saprà fare sul parquet Muhammad-Ali Abdur Rahkman, la guardia firmata dalla Vuelle nella notte fra lunedì e martedì. Classe ’94, nativo della Pennsylvania, esce da Michigan, ottima università, con tanto di 23 punti segnati coi Wolverines nella finale Ncaa disputata contro Villanova; poi una stagione in G-League con i Canton Charge ed una in Polonia, terminata con la finale scudetto contro il Wroclaw. L’Italia rappresenta il suo trampolino di lancio per provare ad alzare il livello e dimostrare quello che vale entrando nella maturità, dato che compirà 28 anni il 1° settembre.

"La prima condizione per chi ha un budget non illimitato come il nostro è non sbagliare le persone: attitudine e carattere sono cruciali per formare un gruppo vero che sappia combattere per i suoi obiettivi e siamo certi che con Mars da questo punto di vista non sbagliamo – dice il ds Cioppi -. Il nostro nuovo acquisto proviene da uno dei college più importanti del panorama americano, di cui è stato capitano; abbiamo poi avuto referenze straordinarie dai Cavs sul suo anno nella loro squadra satellite, mentre con il Legia Varsavia è arrivato in finale quando già i playoff erano un traguardo insperato per il suo club. In più è figlio di un coach, quindi con etica del lavoro elevata".

La persona, insomma, è di spessore. Ma quello che interessa i tifosi è sapere com’è tecnicamente il nuovo acquisto. Il diesse della Carpegna Prosciutto utilizza il termine ormai conosciuto di ’combo’ cioè di chi può giostrare fra le due posizioni di play e guardia.

"In ogni squadra ci devono essere almeno tre esterni che siano capaci di gestire i ritmi e coinvolgere i compagni, oltre ad avere una propria pericolosità offensiva, per trattare la palla se il play titolare è pressato. Mars sa creare il suo tiro dal palleggio, battendo l’avversario diretto, attaccando il ferro o scaricando per i compagni, un po’ come faceva Massenat perché di tiratori coi piedi per terra ne abbiamo già, da Tambone a Delfino, da Charalampopoulos a Mazzola e ne prenderemo altri, quindi serve anche chi sa creare per loro, giocando in appoggio al regista. Oltre a questo, Mars è alto 1.93 e in difesa è una bestia".

Nella sua esperienza polacca il nuovo arrivo ha avuto modo di assaggiare anche le partite internazionali, disputando con il Legia la Fiba Europe Cup, per cui le sue statistiche, sommate fra campionato e coppa, citano globalmente 13 punti, 3 assist e 3 rimbalzi di media in 28’ su 32 partite disputate. Per la sua avventura pesarese ha scelto la maglia n.5.

Elisabetta Ferri