"Miracolo" Vis, la salvezza senza giocare

L’Imolese penalizzata di altri quattro punti scivola a meno nove. Così Pesaro evita i playout e resta un altro anno di serie C

La Vis Pesaro è salva. Questo ha detto ieri la giustizia sportiva e a meno di clamorosi ripensamenti in sede di ricorso, finirà così. Finirà con la Vis che resta in serie C evitando la lotteria dei playout perché la distanza tra la quint’ultima posizione, quella occupata da Pesaro, e la penultima, quella appannaggio dell’Imolese, è adesso superiore a otto punti: nove per la precisione, per effetto della decisione presa ieri dal Tribunale Federale che ha inflitto quattro punti di penalizzazione, oltre ai due già dati alcune settimane fa per irregolarità amministrative, al club romagnolo.

Ecco il comunicato della Figc emesso ieri pomeriggio che suona come una sentenza pressoché definitiva per l’Imolese, la quale aveva chiesto la sospensione di ogni provvedimento a suo carico, in attesa di giocarsi i playout contro la Vis Pesaro nella gara di andata a Imola il 6 maggio e di Pesaro la settimana dopo: "Il Tribunale federale nazionale-sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, rigetta la richiesta di sospensione del procedimento ed irroga le seguenti sanzioni: nei confronti del signor Stefano Frassetto, mesi 4 (quattro) e giorni 15 (quindici) di inibizione. Nei confronti della società Imolese Calcio 1919 Srl, punti 4 (quattro) di penalizzazione in classifica, da scontarsi nel corso della corrente stagione sportiva, ed euro 6.000 (seimila) di ammenda". L’Imolese ha annunciato ricorso e chiesto la sospensione del provvedimento, ma la situazione per i romagnoli è disperata e la sensazione è che la Lega non potrà concedere deroghe aprendo una casistica di inadempienze a cui potrebbero appellarsi anche altri club in futuro. Imola ha ancora due procedimenti pendenti: il primo è quello della Procura che aveva chiesto quattro punti di penalità per una irregolarità amministrativa, mentre il Tribunale federale ne aveva concessi solo due (pronunciamento 15 maggio). Se la procura vince il ricorso, l’attuale meno sei potrebbe diventare meno setto e addirittura otto per Imola. Poi c’è un’altra pendenza giudiziaria, il deferimento avuto per il cambio di proprietà, per inadempienze bancarie. Il fatto che la Lega abbia ufficializzato l’altro playout (Alessandria-San Donato, 6 maggio) significa che il caso Imolese è pressoché chiuso.

L’anno scorso l’Imolese, sempre a causa di inadempienze, fu penalizzata sempre di due punti in classifica a dicembre, penalità che si portò fino al termine del campionato quando pareggio 2-2 a Pescara e pochi giorni dopo, difesa dall’avvocato Luis Vizzino, vinse il ricorso e tornò ad avere i due punti. Grazie a questi due punti ebbe il vantaggio nei playout con la Pistoiese: da terzultima finì quartultima. A Pistoia ha perso 2-1 e in casa ha vinto 1-0 con gol all’88 del difensore centrale Vona. Anche nelle due precedenti stagioni l’Imolese si è salvata ai playout e sempre grazie al vantaggio nel doppio confronto: nel 2020 con Arzignano (la prima fuori vittoria per 1-2, la seconda in casa 0-0), nel 2020-21 con il Fano (la prima fuori 0-0 e 1-1 finale a Imola).

Una squadra specializzata nei playout, che invece la Vis avrebbe disputato per la prima volta. Sul campo i rossoblù erano riusciti ad agguantare i playout grazie all’ottimo lavoro del tecnico Antonioli, richiamato dopo l’esonero, e grazie anche ai rinforzi del mercato di riparazione alla campagna di rafforzamento che aveva portato in Romagna l’attaccante Simeri, protagonista di brillanti campionati nel Bari, i difensori Madaloni e Camilleri in difesa, D’Auria dalla Carrarese. La piazza ha reagito male. Il presidente dell’Imolese è Francesco Coppa, avvocato, mentre l’amministratore delegato è Giuseppe Deni, che è anche proprietrario dell’Akragas e che aveva acquistato a novembre la società romagnola. Poi la promozione in serie D dell’Akragas, l’altra società di Deni, aveva fatto ripensare il patron sull’idea di lasciare la Sicilia.

Playoff. Respinto dalla Corte Federale il reclamo del Siena (confermato il meno 2 per mancato versamento delle ritenute Irpef relative al periodo novembre 2021-agosto 2022 e alla mensilità di ottobre 2021), resta anche l’inibizione di 3 mesi per il presidente del club, Emiliano Montanari. Il Siena incontrerà il Pontedera in trasferta nel primo turno della fase playoff del girone. Il club rischia un altro deferimento (8 maggio si pronuncia il Tribunale Federale), per questo la data d’inizio dei playoff è slittata all’11 maggio. Nella peggiore delle ipotesi, avendo la recidiva, il Siena potrebbe anche rischiare la categoria.

Davide Eusebi