Pesaro, 12 agosto 2013 - Non ci sarebbe niente di strano se uno che è già dottore, anche se «honoris causa», decidesse di diventare anche un «accademico», in questo caso non nel senso canonico del termine ma in quello di uno che decide di aprire un’«accademia» intesa come scuola di altissimo livello. Il laureato che pare pronto a questo ulteriore passo è Valentino Rossi, il quale proprio in una recente intervista ha in qualche modo «pianificato» — come lui fa da sempre in maniera lucida e preveggente nonostante la sua aria da eterno ragazzo che sembra pensare ad altro —: ancora tre anni, fino al 2016, in sella alla Yamaha sulle piste della MotoGp con l’intenzione di salire ancora sui podi più alti, poi un futuro di pilota di auto, ma, si racconta, anche quello più sostanzioso e forse anche gratificante di titolare di una «accademia» i cui allievi privilegiati saranno dei giovani piloti di moto che entreranno ufficialmente sotto l’ala protettiva e di alta didattica professionale del «Dottore» per scalare le vette del motociclismo mondiale.

Mezzi e strumenti — naturalmente oltre alla scontata capacità tecnica — ci sarebbero tutti: a cominciare dalla pista di Tavullia, la «Biscia», per un totale di 1,8 chilometri fra tracciato da motocross e da short track, che ha già ottenuto l’omologazione della Fmi. Quel tracciato attorno al «Ranch», sorto quale erede della storica cava in cui per allenarsi e stare insieme si sono ritrovati da sempre alcuni piloti amici di «Vale», rischia di diventare una specie di «università» per apprendisti piloti di talento. Nei fatti, questo vuol dire che nel futuro di Valentino Rossi c’è anche l’attività di manager oltre che di docente.

Il tutto potrebbe prendere vita addirittura fin dall’anno prossimo con la nascita di un primo team del quale potrebbero essere chiamati a far parte due giovani piloti già abbastanza conosciuti come Romano Fenati e Nicolò Antonelli con moto di alte prestazioni che verrebbero affidate alla bravura di qualche tecnico dalle capacità indiscusse. Così Valentino, mentre trascorrerà le sue tre ultime stagioni agonistiche in sella alla Yamaha, comincerà a dare anche un’occhiata, assieme ai suoi collaboratori, a quanto comincerà ad accadere nel parco della sua «accademia», nella quale, fin dall’antichità, è sempre esistito un binomio perfetto fra grandi docenti e grandi studenti. Nella sua ultima intervista Valentino Rossi, oltre a parlare del suo futuro «su gomma» ha parlato anche dell’intenzione di fare un figlio. Ma questa è tutta un’altra «accademia».

Franco Bertini