Nazionale made Roncosambaccio Francesca e Lucia "Mondiali"

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La pesarese Francesca Sgorbini (foto con la palla in mano) è stata tra le protagoniste della Nazionale di rugby femminile ai Mondiali a 15 in Nuova Zelanda, dove le azzurre sono arrivate per la prima volta nella storia della palla ovale fino ai quarti di finale.

Francesca, che emozione ha provato in questa esperienza del Mondiale?

"Sicuramente è sempre un’emozione poter vestire la maglia della propria nazione, in più abbiamo scritto una pagina della storia del rugby italiano con la qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo. Un risultato storico, considerando le avversarie e la presenza delle superpotenze di questo sport che anche da noi è cresciuto molto. É stata un’esperienza unica e penso che sia il sogno di ogni sportivo poter partecipare a una competizione così prestigiosa".

Un anno fa il grave infortunio, l’intervento, il recupero e la grande prestazione al Mondiale. Ha mai pensato di non farcela a tornare a grandi livelli?

"Mi sono fatta male l’11 novembre 2021 c’erano tanti dubbi, non sapevo se fossi riuscita a recuperare, non sapevo se potevo esserci in Nuova Zelanda e se avessi ritrovato lo stesso livello di prima. Poi piano piano ho notato che recuperavo sempre meglio, fino al mio ritorno con il club francese dove mi sono subito sentita benissimo e dove ho ripreso giorno per giorno il minutaggio. Poi finalmente la convocazione per la Coppa del Mondo. Nella prima partita, durante l’inno, è come se avessi visto tutti questi nove mesi di infortunio passare e che da lì in poi sarebbe incominciato un nuovo capitolo. E così è stato, sono riuscita a dimenticare il mio infortunio e a giocare senza aver paura, cosa non scontata quando si ritorna da un infortunio così lungo".

La Nazionale femminile sta crescendo, quali sono i prossimi obiettivi?

"Sicuramente l’obiettivo è di fare sempre meglio. Adesso abbiamo un po’ di riposo, ma riprenderemo tra non molto a prepararci per il Sei Nazioni".

Ai Mondiali in Nuova Zelanda c’erano due pesaresi ed entrambe di Roncosambaccio. Un record…

"Io e Lucia Gai siamo due pesaresi, di due annate diverse che prima della Nazionale non avevano mai giocato insieme. É davvero un onore poter giocare al suo fianco e ogni tanto sentire l’accento di casa".

Come società giocherai ancora in Francia?

"Sì, gioco ancora à Clermont e l’11 dicembre riprenderà il campionato, non vedo l’ora di potermi togliere delle soddisfazioni anche come club".

Gli ultimi successi del rugby femminile e maschile porteranno secondo te più giovani ad avvicinarsi a questo sport?

"E’ una cosa che spero tanto, sicuramente il fatto che ci sia più visibilità aiuta, inoltre se arrivano anche dei buoni risultati internazionali allora è più facile rendere questa disciplina più appetibile. Io me lo auguro, perché è uno sport bellissimo e soprattutto l’aumento di giocatrici e giocatori aiuterebbe tanto il rugby italiano".

Beatrice Terenzi