Occhio Vuelle, la Dinamo ha cambiato marcia

La svolta al centro dell’area, con Stephens al posto di Onuako, e il rientro di Treier hanno dato quadratura al gruppo di Bucchi

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Una Dinamo molto diversa nel motore. L’avversaria che arriverà domenica al palas per provare a riacciuffare in classifica la Carpegna Prosciutto ha cambiato decisamente volto con l’innesto di due pedine che si sono subito rivelate decisive nel successo contro Scafati: il rientro di Kaspar Trier, un generatore di energia per il gruppo, ed il cambio al centro dell’area con l’arrivo di DeShawn Stephens al posto di Onuaku, l’estroso pivot che tirava i liberi ‘a mela’ come negli anni Cinquanta. "Non eravamo felici né noi né lui, a quel punto è stato naturale separarsi" ha spiegato con un’efficace sintesi coach Piero Bucchi. Onuaku, che viaggiava alla media di 13,2 punti e 7,3 rimbalzi, è approdato in Cina, dov’è andato a guadagnare di più in un campionato che gli darà la possibilità di assecondare i suoi personalismi. Mentre il Banco sembra aver trovato la quadratura con un giocatore più propenso al gioco di squadra, ripescato dal gm Pasquini che nel 201718 lo aveva proposto a Cagliari, in serie A2, nella società satellite del club sassarese: "Stephens è più dinamico e verticale – dice il vice Giacomo Baioni, ferma meno la palla ed è più orientato a giocare con i compagni, è versatile dal punto di vista difensivo, fa sentire il fisico e ci dà più consistenza nella difesa sul pick and roll, oltre che essere un buon rimbalzista. Quanto al rientro di Treiere, è fondamentale perché ci permette di dare rotazione a Bendzius, fisicamente è a posto e anche l’arto destro, quello con cui tira, sta recuperando mobilità".

Il nuovo americano, classe ‘89, alto 2.03, all’esordio ha giocato 22’ ma approfittando del fatto che questa è stata per i sardi una settimana senza impegni di coppa, di sicuro sarà stato meglio inserito all’interno del sistema. Quanto a Treier, nella partita del rientro ha segnato 10 punti in soli 14’ (11 da due e 24 da tre) a conferma che ha già ritrovato la vena. Si è sgonfiato, invece, il caso-Robinson, sul quale aveva messo gli occhi l’Hapoel Gerusalemme, ma menre si spargeva la voce di questo abboccamento, il club israeliano si era già orientato su Brandon Brown, anche perché l’ex Vuelle aveva declinato l’offerta. Insomma, non ci sarebbe mai stata una trattativa né Gerald pensa di lasciare la Dinamo. Mentre nella Vuelle il possibile rientro di Carlos Delfino, che questa settimana si è allenato con la squadra, sarebbe l’acquisto più importante dell’andata. Altri cambiamenti nelle piazze della serie A sono il colpaccio di Verona che ha ottenuto il sì di Giordano Bortolani per tornare nel nostro campionato dopo la fallimentare esperienza di Manresa, il passaggio di Imbrò da Verona a Scafati (che ha ceduto Landi a Rimini, in A2) e il taglio di Kassius Robertson da parte di Reggio Emilia, insoddisfatta del rendimento della sua guardia americana.

Elisabetta Ferri