Partiamo dall’abc Play e poi pivot, il resto a venire

S’è capita una cosa, ed è questa: che Zanotti fa le valigie. Sul resto meglio lasciare tutto quanto in sospeso. Perché occorre capire bene cosa ha nella testa Repesa. Che non è uno che ha dormito sulla paglia per quello che riguarda il basket. Per cui tutti questi discorsi che girano intorno alle guardie, sarà bene tenerli in sospeso fino a quando... carta canta. Perché se uno non può contare su un Toni Kukoc oppure su un Drazen Petrovic, e cioè due fuoriclasse, il basket parte e poggia su un principio imprescindibile: si parte dall’asse portante e cioè il play e il pivot. Sono i due uomini che fanno il 70 per cento della squadra e su quelli non si può sbagliare.

Per cui rimettere in piedi, come sembra e sembrava, una occoppiata Tambone-Moretti, appare strano. Perché Banchi, un altro che non ha vissuto sotto i ponti del basket, non ha giocato per caso con uno che difendeva e con l’altro attaccava. Due per farne uno. Una storia che sta in piedi in fase di emergenza, per cui uno deve fare di necessità virtù. Ma visto che Repesa deve ripartire da zero o da poco distante, difficile immaginare che possa proseguire anche il prossimo campionato su quel solco: paghi due per averne uno.

L’estate è l’epoca delle balle spaziali dove tutto gira intorno alle indiscrezioni messe lì da parte, dagli agenti dei giocatori. Per cui spesso si parla a nuora perché suocera intenda. Per questa ragione, per capire, meglio attendere e sentire cosa Repesa ha in testa. E visto che non ha né Kukoc e né Petrovic, aspettiamo l’architrave e cioè pivot e play. Poi iniziamo a discutere e valutare.

m.g.