Pellizzari c’è e ora la Vis potrebbe tenerlo

Tra le sorprese di Sassuolo il difensore che ha giocato con autorità. Dal test diverse note incoraggianti e margini di crescita

Non può certo rincrescere alla Vis di aver preso nel finale un gol come quello di Raspadori, dopo essere andata più volte vicina al 3-2. Una squadra di serie A si vede da quelle cose lì, difatti le 4 reti del Sassuolo sono tutte di alta fattura. Quel gol è stato l’ultimo in neroverde del Giacomino nazionale. Che a fine partita abbracciava tutti ("Mi avete trattato come un figlio"), destinazione Napoli.

Sassarini, con due giorni di riposo, avrà tempo di interrogare il drone che ha volteggiato alto sopra il "Ricci". Ma le buone cose si sono viste anche dal basso. Rincresce semmai aver preso due gol a seguito di calci d’angolo a favore, come ha fatto osservare, ma vale quanto detto sopra sul livello degli avversari. La Vis può rallegrarsi di altro: di aver proposto il suo calcio, di aver tenuto testa per mezzora agli uomini di Dionisi, di aver pareggiato nel possesso palla.

E infine di aver costruito molto: quattro gol, una super parata di Farroni su Berardi e un altro paio di occasioni per gli emiliani; un gol, due occasioni clamorose sventate da Russo, una conclusione sull’esterno di Egharebva e due nello specchio di Di Paola per i pesaresi. Sul loro conto anche 4 corner a due. La Vis di Sassarini che va a concludere non è una novità, come non lo è la capacità di uscire palla al piede grazie ai triangoli stretti. Con qualche rischio, ovvio, ma anche col vantaggio di trovare campo aperto una volta fuori dalla pressione. Il che ha determinato anche i complimenti da parte dei neroverdi. Ovvio, c’è da lavorare. Dei tre attaccanti, almeno per due di essi è richiesta partecipazione alla fase di non possesso, cosa non sempre avvenuta, col risultato di sguarnire certe zone. Specie quando i terzini si alzano.

Sul piano dei singoli, il tecnico vissino ha avuto una risposta importante da Pellizzari, autore di 90’ intensi in entrambe le fasi: il difensore a rischio esubero, tirato a lucido anche nel fisico, a questo punto ha buone possibilità di permanenza. Buone risposte anche dal centrocampo, a partire dal modulo (4-3-3), sia nella versione del primo tempo con Coppola che in quella più qualitativa con Marcandella della ripresa. Di Paola lo conosciamo e col biondo sembra esserci affinità di lunguaggio, Aucelli è di ottima scuola. In avanti Egharevba ha confermato le doti di velocista, arruffando però alcune giocate. In ombra Ngom, meglio Gucci nella ripresa. Qualche sprazzo da Sanogo. Il tasso

qualitativo del reparto è destinato ad accrescersi con Francesco Fedato, ufficializzato ieri a titolo definitivo.

Mercato. TuttoC dà la Vis vicina a Francesco Margiotta, ma la notizia non trova conferme. Anche perché il reparto è ben fornito numericamente. Tantopiù che ieri è stato ufficializzato anche Ottavio Garau, classe 2002, ala destra in prestito dalla Reggina (16 presenze e un gol in Primavera, con esordio in B) con cui il canale è privilegiato. L’impressione è che la rosa biancorossa sia pressoché definitiva: al momento 24 elementi (al netto degli esuberi Silenzi, De Nuzzo ed Eleuteri) e con la firma imminente di Langone il tetto di 25 sarà raggiunto.