"Playoff? Battere Venezia forse non basta"

Marcello Rivalta dirigente dai tempi di basket amore e fantasia analizza il momento della squadra. "Moretti? Ci ha risolto molte situazioni"

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"Vedo tutte le partite da quando avevo 14 anni", dice Marcello Rivalta, soprannominato l’artigliere. Uno dei giocatori che scese in campo a Roma a piazza San Pietro davanti al Papa. Oggi Rivalta di anni ne ha 86. E’ stato dirigente al tempo del basket pane amore e fantasia e la domenica è sempre al suo posto nelle tribunetta vip sotto le postazioni dei giornalisti. E confessa dei tempi del basket pallacesto: "Avevo più voti di tutti ma ho sempre rifiutato di fare il presidente per cui ho sempre scelto il ruolo di quello che oggi sarebbe il segretario".

Dentro le cose e dietro anche il sipario del basket cittadino: conosce un po’ tutti i movimenti, quelli noti e quelli anche non noti. "Secondo me – dice – la scelta di Arceci alla carica di presidente del consorzio è stata una bella scelta".

E Lorenzo Pizza?

"Credo che ci sia lui dietro l’ingaggio del lettone, un giocatore che non è appariscente ma da quando è arrivato la squadra ha trovato il suo equilibrio. Un giocatore molto utile".

Se la fara ad entrare nei playoff?

"Questa è una bella domanda perché è un gioco ad incastro molto difficile. Per cui non so se basterà vincere in casa il primo di maggio contro Venezia. Forse potrebbe non bastare, per cui si dovrà tentare il colpaccio a Napoli. Dipende molto da quello che farà Reggio".

Campionato strano?

"Direi proprio di sì anche perché tra la salvezza e la retrocessione potrebbe esserci solamente un problema di differenza canestri".

Il giocatore che lei riconfermerebbe subito per il prossimo anno?

"Sicuramente il pivot Jones. E’ un giocatore che ogni tanto di assenta dal campo, ma quando ha voglia è fisicamente dirompetente. Non ce n’è per nessuno. E penso che sia il classico giocatore che avrà un sacco di offerte".

E Luca Banchi?

"Anche qui il discorso è legato al budget della società ed eventualmente alla squadra che si andrà a costruire e cioè se la società sarà in grado di assemblare una squadra competitiva, magari per puntare alle coppe. A quel punto, sulla scorta delle offerte che avrà nelle mani Banchi, si potrà vedere come andrà a finire".

Tra le cose che non ha capito di questo campionato?

"Sicuramente la scelta di Larson in posizione di play, un giocatore che non ha dato tanto. Anzi".

Posizione di play... Il suo pensiero su Moretti qual è?

"Direi che è un giocatore che ci ha risolto un sacco di problemi . Mi avevano detto i milanesi che aveva un bel tiro e lo sta confermando. Ed è salito di riferimento da quando ha avuto più spazio. Non solo ha tiro da fuori ma quando entra porta a casa il fallo e mette dentro anche i tiri liberi. Un giocatore che ci ha risolto un sacco di problemi".

Il futuro di Moretti qual è?

"Io penso che Milano non ne abbia bisogno, per una serie di ragioni, per cui sarebbe un giocatore da riconfermare. Io penso che Moretti, così come Tambone, Zanotti ed anche Delfino che ha il contratto per un altro anno, potrebbero restare".

Citato Delfino...

"Un giocatore che quando è in forma fa sentire tutto il suo peso, benché abbia ormai 40 anni.

Vede il gioco, passa la palla ed è anche un terminale. Ma ha anche 40 anni...".

Il futuro di questa società qual è?

"Bisogna vedere il ruolo di Pizza che è molto ambizioso. Credo che stiano cercando anche un altro consorziato, dopodiché sarà fondamentale il ruolo che in tutto questo ragionamento avrà lo sponsor e cioè la famiglia Beretta. Se anche loro aggiungon o qualcosa, alzando il budget, forse si potrà costruire una squadra che non dovrà più soffire per salvarsi".

Buon momento questo della squadra?

"Direi proprio di sì – conclude Rivalta – e lo si vede dal fatto che si sono portate a casa partite con scarti minimi. Vuol dire che sei in un periodo di buona forma, altrimenti in questi casi di gare ne perdi 9 su 10".

m.g.