Poco carattere e panchina corta

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La sconfitta più bruciante è stato vedere il pubblico lasciare mezz’ora prima la tribuna dopo avere sfidato anche la pioggia, per manifesta inferiorità ed evanescenza. Perché si può perdere un derby, anche due, ma non nel modo che la Vis sceglie di farlo ogni volta con l’Ancona. Cioé, dimenticandosi di scendere in campo. La lunga, tortuosa e povera storia biancorossa è costellata di sconfitte, ma non di questa tenerezza, per fortuna, se non negli anni in cui la società, per mancanza di soldi, sceglieva di disputare il campionato con la Berretti. Ecco, la sensazione che si è avuta ieri è stata di manifesta inferiorità. Che se da un alto è parzialmente giustificata dalla mancanza di alcuni dei pezzi migliori, dall’altra molto meno: che fine ha fatto lo spirito battagliero dell’esordio con il Fiorenzuola che aveva trascinato lo stadio e illuso, a questo punto, che la fiammelle si fosse riaccesa? Non solo carattere: la panchina è corta e i ricambi sono pochi per un campionato così lungo e difficile.

d.e.