Poker mondiale per Alessandro Tonelli

Il velista pesarese vince anche nella categoria Melges 32 dopo Maxi, Orc e 12 metri: "Per vent’anni la mia passione è stata un lavoro"

Migration

Un poker mondiale è roba che fa rumore. Alessandro Tonelli, 45 anni, pesarese doc, ha messo in fila quattro successi nel mondo della vela, ognuno in una categoria differente, a dimostrazione della sua poliedricità in mare. L’ultimo è il Mondiale Melges 32, conquistato a Villa Simius, in Sardegna, al termine di un circuito composto da 5 tappe dell’unica classe velica che è riuscita a concludere la stagione agonistica senza essere bloccata dal Covid. "Si tratta di una barca ad alte prestazioni, con un equipaggio di 8 persone che gareggiava per Desenzano – spiega Tonelli, più noto al porto come ‘Tonno’ -. C’erano 14 imbarcazioni da tutto il mondo: Germania, Inghilterra, Ungheria e persino dall’Argentina".

E’ il quarto sigillo iridato che il velista pesarese mette in bacheca: in precedenza aveva vinto nel Mondiale Maxi, Orc e 12 metri. "Ho iniziato a regatare a Rimini, sono tornato al Club Nautico di Pesaro sino al 2003, adesso sono socio della Compagnia della Vela. Una volta vivevo facendo regate, da professionista insomma, e l’ho fatto per più di vent’anni – racconta –. Adesso il mio lavoro è costruire barche, collaboro con la Carbon Line di Fano e altre aziende nel ramo della nautica. Il mio maestro nella vela d’altura? Sicuramente Paolo Morsiani, scomparso l’anno scorso. Poi ho avuto il piacere e l’onore di regatare con personaggi del calibro di Vasco Vascotto e Mauro Pelaschier. Da quest’ultimo, soprattutto, ho imparato tantissimo".

Ma come si fa a farsi largo in questo mondo che, visto dal di fuori, sembra un ambiente elitario nel quale è difficile entrare?

"Non è così, invece. Non è necessario avere soldi, ma avere tempo – sottolinea Alessandro -. Se ce l’hai, allora puoi sfruttare le possibilità che ti sono date e la passione può diventare un lavoro. Cominci facendo il marinaio a bordo e prima o poi un armatore che ha voglia di fare le regate lo trovi. Non sono l’unico a Pesaro ad aver avuto questa fortuna, ma ci vogliono costanza e tenacia". Non c’è stato, però, un ricambio generazione della nidiata, ormai diventata adulta, di talenti come Andrea Talevi, classe ‘67, che era a bordo di Azzurra in Coppa America, passando per Fefè Ziccarelli (del ‘75) e quindi Pietro Corbucci, che è dell’80, quest’ultimo ancora in piena attività.

La curiosità è che Alessandro ama la montagna quasi quanto il mare e si è trovato una fidanzata a Madonna di Campiglio: "Adoro lo snowboard ma scio anche con il telemark, specialità dei veri montanari. Lo praticano in pochissimi: così ho conosciuto Katia, poi lei è innamorata del mare". Ed ora ‘Tonno’ veleggia sulla cresta dell’onda.

Elisabetta Ferri