"Quante emozioni, sarà speciale per me"

Mazzola, il grande ex, aspetta Venezia: "Sabato sarà la prima davanti al mio nuovo pubblico, con in corpo tanta voglia di rivalsa"

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Mazzola, un esordio non facile: ce lo racconta?

"Trovarsi in panca dopo 1’20’’ con due falli è stato tragico, mi ha cacciato fuori partita mentalmente - ammette il lungo ferrarese -. Ma nel secondo tempo, fortunatamente, sono riuscito a rimettermi dentro la gara".

Tutti hanno sottolineato la compattezza di squadra mostrata al debutto: contenti?

"Molto, perché c’era una discreta aspettativa sul fatto che potessimo portare a casa la prima vittoria da Trieste. Perciò in una serata ad alta tensione da questo punto di vista, sono soddisfatto che siamo riusciti a mantenere costante la qualità del gioco che tutti si aspettavano per 40 minuti".

E’ la settimana di Mazzola, il grande ex di Venezia: qual è il suo stato d’animo?

"Non sarà emotivamente facile, le emozioni sono tante e diverse. Prima di tutto perché sarà la prima partita davanti al nostro pubblico e la voglia di fare bella figura è alta. Poi entra in gioco anche il mio passato recente, fatto di quattro lunghi anni di successi ma anche di grandi sacrifici, dove ho messo da parte me stesso per diventare l’ingranaggio di un meccanismo che ha portato a fare incetta di trofei. Questa per me è la cosa più importante, quindi quello che serve io lo faccio".

Ma un po’ di rivalsa ci sarà?

"Sì che c’è, insieme alla voglia di dimostrare, ma non ho rancore nè rabbia, solo forti stimoli e sono tutti positivi. Per le squadre in cui ho giocato provo sempre affetto, anche se magari non con tutti ci si è lasciati benissimo".

Un giorno in meno per preparare la sfida: peserà?

"Non credo, lunedì abbiamo avuto riposo e poi ci siamo tuffati nella preparazione di un match che richiederà tutta la nostra concentrazione. La Reyer ha tanti giochi e De Raffaele prepara sempre le gare nei dettagli. Hanno molte armi tattiche quindi, se è possibile, bisogna evitare troppi attacchi a difesa schierata e se si può correre in contropiede senza stare troppo a pensare".

Repesa batte il tasto dolente, i troppi rimbalzi offensivi concessi: come si rimedia?

"Ah, lo ha detto anche a voi? - sorride -. Immaginatevi a noi! Certo senza numeri tre di ruolo ed esterni piccolini è stato più complicato a Trieste, ma dobbiamo metterci più attenzione, io per primo".

Venezia si presenta con Spissu in regia, che ha richiamato l’attenzione in azzurro: come vede la novità?

"Ha dimostrato di poter stare al top in Europa e sono contento che una big abbia affidato la guida della squadra ad un italiano. E’ un’arma in più, ma la Reyer ne ha tante al suo arco".

Come sta vivendo la nuova realtà pesarese?

"Qui si respira la pallacanestro in ogni angolo, c’è una forte passione e tra noi giocatori c’è il desiderio di soddisfarla. Mettersi alla prova al debutto casalingo contro una squadra molto forte è una grande sfida ma è anche il bello di questi posti dove sentire un po’ di pressione ti fa dire: non vedo l’ora che sia sabato". Elisabetta Ferri