Robinson, la Vuelle mette l’esplosivo in regia

Play piccolo e pungente, nelle ultime due stagioni in Francia: lo ha convinto il suo nuovo agente, che portò qui Melvin Booker .

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La Vuelle ha messo le mani sull’uomo che voleva: un micro-play dalle gambe esplosive. Justin Robinson col suo 1.73 ha già stregato i tifosi, corsi in rete a guardare i filmati: primo passo fulmineo, come naturale che sia per un giocatore di piccola taglia che deve fare della velocità la sua arma per sfuggire alla fisicità altrui; pericoloso al tiro da tre, con parabole che partono all’improvviso anche da 8 metri per evitare stoppate; visione di gioco notevole, con assist che arrivano puntuali nelle mani dei compagni. Insomma, un giocatore completo per il ruolo. Finalmente, diciamolo, un vero play. Niente ’combo’ stavolta.

"Era quello che cercavamo, un play puro e non un ibrido - ammette il ds Cioppi - quindi un giocatore di regia, letture e conduzione della squadra. Ma avevamo bisogno che fosse anche pericoloso al tiro perché nel basket odierno non puoi avere un regista battezzabile dalle difese. In più doveva avere anche un po’ d’esperienza del basket europeo i tre anni passati fra Russia e Francia ci danno garanzie anche sotto quel profilo".

E’ da un po’ che lo staff puntava Robinson, ma il primo approccio non era andato bene perché Justin dopo Saratov e Chalon cercava un up-grade per la sua carriera e la storia recente della Vuelle non lo allettava: "Ecco perché, oltre a valutare qualche alternativa, avevamo anche pensato a cambiare strategia, con play italiano e lungo Usa".

Poi il colpo di fortuna: "Giovedì ho chiamato un agente importante per la storia della nostra società, Keith Glass, che ci ha portato gente del calibro di Booker e DeMarco Johnson, scoprendo con piacere che aveva appena preso Justin nella sua scuderia. Appena gli ho detto che eravamo interessati mi ha risposto: non preoccupatevi, ora lo convinco io, gli spiegherò cosa vuol dire giocare a Pesaro". Ha funzionato. Il ragazzo si è gasato e la successiva chiacchierata con Repesa ha dato frutto, così in 48 ore la Vuelle è riuscita a firmarlo: "E’ piccolo, ma ha gambe esplosive, con cambi di ritmo in mezzo al traffico. In difesa attraverso il lavoro e la forza di volontà potrà superare i suoi difetti, d’altronde le gambe ce le ha, tanto che a volte va anche a schiacciare dopo aver penetrato".

Il suo arrivo chiude la porta a quello di un altro americano sotto canestro: "E’ così - conferma Cioppi - al capitolo stranieri siamo al completo, il 6+6 non possiamo affrontarlo economicamente. Ora vediamo se riusciremo a fare uno sforzo per un quarto lungo più esperto di Basso, ma non uno a fine carriera che viene qui senza essere motivato: Repesa non gradisce questo tipo di giocatori". Questa sottolineatura sembra escludere perciò i nomi di Magro e Cervi; la Vuelle avrebbe forse fatto un tentativo per Cusin se non fosse ormai diretto a Cremona. Mentre il quarto piccolo sarà a questo punto Lorenzo Calbini, considerando già coperte le posizioni di play e guardia con Robinson, Massenat e Tambone che può coprire le spalle ad entrambe.

Elisabetta Ferri