Romitelli, allenatore Cantianese "Giocare così non è possibile"

"Meglio rimandare tutto alla prossima stagione limitandoci a garantire solo l’attività giovanile"

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Doveva essere la sua prima esperienza in una panchina di una società che milita nel campionato di Promozione. Purtroppo ancora non è andata cosi per colpa della pandemia. L’allenatore in questione è Lucio Romitelli della Cantianese, ex calciatore di Cantiano e Piobbico ai tempi della serie D e per diversi anni tecnico nelle giovanili della Cagliese. "Sicuramente stiamo vivendo un momento particolare – dice Romitelli – dove l’incertezza la fa da padrona. Attualmente i dati dei contagi mostrano dei miglioramenti, ma la situazione resta comunque allarmante. In un contesto del genere credo sia difficile fare delle previsione e dei programmi a qualsiasi livello. Chiaramente, come per altre categorie, il calcio sta subendo questa epidemia, e da amante di questo sport non posso che esserne rammaricato e dispiaciuto soprattutto per tutti i giovani che attualmente non hanno la possibilità di praticare questo sport". "È chiaro – continua Romitelli – che in questo momento dove ci sono scuole chiuse, attività chiuse non dovremmo farne un dramma se anche uno sport diffuso e bellissimo come il calcio debba avere un momento di stop. Personalmente ed egoisticamente giocherei sempre e comunque. Ma credo che non sia una buona scelta quella di farci prendere dalla frenesia o dalla smania di voler ricominciare a tutti i costi. Tanto più con campionati ridotti o altre forme particolari che secondo me falserebbero i reali valori in campo. Molte volte abbiamo visto squadre occupare i vertici delle classifiche al termine del girone di andata e poi alla fine trovarsi invischiate nella retrocessione. O viceversa squadre soffrire nel girone di andata per poi trovarsi a lottare per i playoff. Confesso che la voglia di ripartire è molta ma credo anche che la ripresa debba essere fatta quando le condizioni saranno più consone e soprattutto senza tanti stravolgimento sul normale svolgimento dei campionati. Probabilmente sarebbe più opportuno rimandare tutto alla prossima stagione sperando di avere condizione ormai appianate. Magari per questa stagione si potrebbe pensare ad una ripresa dei campionati giovanili dando la possibilità ai più giovani di divertirsi e stare insieme non appena le condizioni lo permetteranno. Considerando anche il fatto che i loro campionati sono già organizzati con poche squadre e in duplice fase. Aggiungo che personalmente sono molto dispiaciuto di questa sosta forzata, anche perché, se pur con mille difficoltà già note, la nostra società era riuscita a creare delle ottime condizioni per poter lavora in tranquillità e in maniera professionale con un gruppo di ragazzi validi e soprattutto con grande voglia di crescere e di apprendere. Ma ripeto, il rischio di falsare i campionato potrebbe essere molto elevato, e magari anche dannoso per alcune società". Amedeo Pisciolini