"Si punta sul gruppo: così sono tutti responsabilizzati"

Sugli spalti della palestra nord l’altro ieri c’era anche Sacco: "E’ stato uno scrimmage contro una squadra di A2 con taglia fisica interessante, lo sparring partner è stato all’altezza della situazione". Dei biancorossi l’ha colpito la compattezza. "Confermate le cose che si dicevano: sono abbastanza avanti sulle regole difensive e nell’impostazione offensiva. Soprattutto è un gruppo omogeneo, completo, con pedine nel proprio ruolo e grande voglia di giocare insieme".

Non vede punti deboli. "Casomai un’arma a doppio taglio: non avendo un giocatore accentratore del gioco, che a volte può essere dannoso ma a volte serve per cavare le castagne dal fuoco, tutti a turno dovranno essere capaci di risolvere la situazione". Non potrebbe essere Cheatman l’uomo designato con quelle mani di velluto? "Lo vedremo più avanti a seconda delle fisicità delle altre squadre perché noi quest’anno siamo molto... bianchi. Cheathman è uno che dà serenità ai compagni perché rimane sempre tranquillo, però i n.4 che aprono il campo spesso realizzano su scarico dei compagni; a prendere l’iniziativa sono giocatori che occupano altri ruoli. Di sicuro gli avversari non potranno battezzare nessuno perché tutti hanno ottime mani e il gioco è fluido: qualcuno alla fine prenderà il vantaggio creato dagli altri. Sarà solo questione di farsi trovare pronti, e non ogni tanto ma ogni volta".

Mentre Mars è ancora da scoprire... "Ma in una squadra dove tutti sono pericolosi da fuori uno che attacca l’area ci vuole, non si vive di solo tiro da tre punti. In più ha la taglia giusta per aiutare il play, rapido e con un buon ball-handling".

e.f.