Tre pesaresi ad Arezzo ventuno anni dopo il blitz

Domani il medico Gemmellaro e i massaggiatori Patrignani e Profili tornano nello stadio dove l’11 giugno 2000 vinsero lo spareggio con Rimini

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Il dottor Vittorio Gemmellaro assieme al massaggiatore Davide Patrignani e a Leo Profili sarà domani ad Arezzo. Qui in panchina con mister Arrigoni

Ci sono parole he evocano ricordi, e stadi a cui sono legate giornate epiche. Uno di questi è Arezzo. Arezzo è per i pesaresi del calcio lo spareggio per salire in C1 (ultimo campionato professionistico vinto) con il Rimini, disputatosi l’11 giugno 2000 e vinto da Pesaro per 1-0 con gol di Ortoli, davanti a tremila tifosi in delirio arrivati (anche ) su 36 pullman "tutti sulle mie spalle", scherza (ma non troppo) ancora Luca Azzolini, allora tra i capi della curva. Domani tornano su quel campo, a distanza di 21 anni, il medico Vittorio Gemmellaro e i massaggiatori Davide Patrignani e Leo Profili, tre grandi professionisti che in silenzio lavorano dietro alle quinte e che allora, come oggi, sono tra gli artefici dei risultati in campo. Perché, come usava dire qualche anno prima Gianni Cioncolini che è stato, risultati e guadagni provocati alle casse della società alla mano, il miglior direttore sportivo che la Vis Pesaro ha avuto dal dopoguerra a oggi: "Dottore, qualche punto in classifica me lo dà anche lei". Così diceva Gianni, a sottolineare l’importanza di avere uno staff sanitario all’altezza alle spalle. Sicché qualche ricordo affiorerà tra i reduci, come ad esempio, dice il dottor Gemmellaro, "il maxi gavettone che Davide ci fece negli spogliatoi durante la festa e poi il tuffo nella fontana di Piazza del Popolo assieme a Lucio Clara. E hai voglia ora a dire a mia figlia che le mani nella fontana non si possono mettere...peccati di gioventù".

Fin qui il passato. Il presente invece si chiama Arezzo e lo allena Stellone, terzo sulla panchina dei toscani in questa stagione. L’ex tecnico di Frosinone, con cui ha fatto il doppio salto dalla serie C alla seria A, Ascoli e Palermo (serie A sfiorata), è arrivata alla prima del girone di ritorno al posto di Camplone che a sua volta aveva sostituito il giovane Potenza dopo appena cinque partite. Stellone con l’Arezzo ha conquistato 14 punti dei 24 totali, perdendo le prime tre gare e raccogliendo 14 punti nelle restanti 12 partite. Nelle ultime sei giornate i toscani avevano avviato una striscia positiva di due vittorie e un pareggio, vanificata dalle recenti sconfitte di Bolzano e Modena e dal pari con l’Imolese. Formazione obbligata. In porta va Sala, portiere di categoria, quinto impiegato nel suo ruolo. La difesa è a quattro con Luciani a destra, quindi al centro Sbraga, uno dei migliori della squadra, e il ceco Kodr al posto di Cherubin squalificato che sconterà la seconda giornata con la Vis. A sinistra dovrebbe agire Pinna al posto di Karkalis che viene da un infortunio e non ha ancora i 90 minuti di autonomia. A centrocampo torna a disposizione Serrotti che non è affatto sicuro di una maglia da titolare e potrebbe entrare anch’egli a partita in corso. Confermati Arini in mediana, il centrale Di Paolantonio con funzioni di regista e la mezzala Altobelli. In avanti uomini contati anche per il recente infortunio di Perez. Carletti è sicuro al centro dell’attacco con Iacoponi e Cutolo esterni. Ma a Modena Iacoponi ha giocato dietro alle punte con Carletti e Cutolo riferimenti avanzati, anche se il vero trequartista resta quest’ultimo. Carletti è la classica punta centrale forte fisicamente e che fa reparto. Cutolo ha genio: sei gol nonostante 38 anni suonati.

Davide Eusebi