Un giocatore positivo a Urbino: rinviato il derby con l’Urbania

Le società di Promozione chiedono di giocare Prima e Seconda categoria: documento al Comitato

Causa la positività al Covid 19 di un calciatore dell’Urbino il derby tra lo stesso Urbino e l’Urbania in programma per domani è rinviato a data da destinarsi. Per l’Urbania si tratta del secondo stop consecutivo dopo quello di una settimana fa con la Sangiustese. Rinviata Sangiustese-Anconitana di domani causa isolamento domiciliare disposto dall’autorità sanitaria a carico di calciatori della Sangiustese. L’incontro tra le società sportive che militano in Seconda Categoria e il Comitato regionale in programma oggi alle ore 10 verrà effettuato in collegamento con la piattaforma Cisco Webex il cui link per accedere alle riunioni sarà comunicato alle società interessate mediante e-mail da parte del Ced della Lega Nazionale Dilettanti. Stessa cosa per l’incontro di lunedì alle 15,30 con le società di Prima categoria. Nel frattempo ieri 35 su 36 società di Promozione, si sono incontrate ad Ancona con il Comitato e hanno deciso di iniziare la stagione come da calendario così come le 32 società (9 di Prima e le altre di Seconda categoria) c he hanno inviato al Comitato un documento: "Il posticipo di un mese dell’inizio del campionato – scrivono le 32 società – non permetterebbe di aggirare l’emergenza Covid 19 purtroppo in atto e da agosto ad oggi ci è stato dato tempo per adeguarci al protocollo federale. Nessuno può garantire che tra un mese la situazione sarà migliore di quella di oggi. Riteniamo che la richiesta di rinvio dell’attività ad una settimana dalla partenza sia oramai tardiva. La riunione doveva essere richiesta e svolta ben prima così da evitare confusione e organizzare diversamente le attività connesse. Non riusciamo a capire la differenza di rischio contagio tra allenamenti, amichevoli e partite di campionato. In realtà come è facile intuire non ve ne sono e tutte le società da settembre stanno comunque svolgendo preparazione e amichevoli. L’eventuale positività di un ragazzo può nascere anche nella sfera personale, lavorativa e non necessariamente in quella sportiva, dunque le ripercussioni negli ambiti extra calcistici ci sarebbero comunque. Economicamente si è tenuto conto delle spese che tutte le società hanno già sostenuto (iscrizione, visite mediche e rimborsi spese per citarne alcune ) e dell’aggravio che il rinvio di minimo un mese dei campionati porterebbero alle stesse? Si è considerato l’ultimo Dpcm che recentemente ha sottolineato che lo sport dilettantistico non va fermato poichè è regolato da un protocollo che va rispettato? Qui invece si discute di rinviare non di 6 mesi ma di un solo mese". Infine: "Riteniamo invece doveroso aprire un dibattito sulla coerente interpretazione da parte delle Asur provinciali del protocollo stesso, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei casi positivi. E’ urgente proseguire nella ricerca di univocità interpretativa da parte di tutti i soggetti. Le società firmatarie sono disponibili ad iniziare la stagione come da calendari, rispettando il protocollo attualmente in uso".

am.pi.