"Una rivalità non facile da vivere per me, ma niente di personale"

Il play della Segafredo ha spiegato dopo il match "Volevo dare il massimo per rispetto verso Pesaro"

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"Non c’era nulla di personale in quello che ho fatto, semplicemente la voglia di vincere, la grinta: proprio perché ho grande rispetto per Pesaro, sono un ex giocatore e sono di qua, volevo dare il mio massimo e giocare la mia miglior pallacanestro possibile. Questa è una grossa rivalità e per me non è stato facile viverla".

Così ai microfoni di Rai Sport, a fine partita, Hackett ha motivato il suo atteggiamento particolarmente ‘coinvolto’ che ha stizzito gran parte del pubblico sugli spalti della Vitrifrigo Arena giovedì sera per garatre. Daniel era stato accolto ancora una volta con applausi durante la presentazione della Virtus, per cui molti tifosi pesaresi oggi si dicono delusi e arrabbiati con lui. Non perché ha giocato bene, ovviamente, ma per come ha esultato, per lo sguardo di sfida al pubblico dopo una delle triple segnate, qualcuno anche per la difesa sin troppo aggressiva su Moretti che però, alla fine, è andato a ringraziarlo, come racconta sopra. I tifosi sono sempre eccessivi nelle loro prese di posizione e chi gli dice di stare alla larga da Pesaro quest’estate magari sarà pronto a salutarlo quando lo incontrerà per strada. Per adesso gli animi sono ancora surriscaldati e ieri in molti capannelli in cui si discuteva della partita erano in molti a chiedersi perché Daniel abbia assunto quell’atteggiamento. Forse dopo il volo di Moretti oltre i cartelloni pubblicitari dal parterre è arrivata qualche parola pesante che non ha digerito. Ci sarà tempo per riconciliarsi: il video di Carlton Myers ospite a casa di Sasha Danilovic per le Final Four di Belgrado, dopo le botte che si sono dati e le cose che si sono urlati quando giocavano contro, insegna.

e.f.