Uno-due micidiale, la Samb finisce al tappeto

Il Cesena passa al Riviera con una doppietta in tre minuti. I rossoblù rimangono in partita fino alla fine ma il risultato non cambia

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SAMB (4-4-2): Nobile; Fazzi (32‘s.t. Scrugli), Biondi (36‘s.t. Cristini), D’Ambrosio, De Goicoechea (1‘s.t. Trillò); Botta, Rossi, Angiulli, Liporace (36‘s.t. Bacio Terracino); Lescano, Babic (1‘s.t. Chacon). A disp.: Laborda, Fusco, Enrici, Di Pasquale, Maxi Lopez, De Ciancio. All.: Montero.

CESENA (4-3-3): Nardi; Longo, Ciofi (24‘s.t. Zappella), Ricci, Favale; Capellini (35‘s.t. Petermann), Di Gennaro, Collocolo; Bortolussi (43‘s.t. Tonetto), Caturano (24‘s.t. Sorrentino), Russini (24‘s.t. Zecca). A disp.: Benedettini, Munari, Nanni, Vallocchia, Lepri, Fabbri. All.: Viali Reti: 30‘ Collocolo, 33‘ Capellini

Arbitro: Mario Saia di Palermo (Alessandro Maninetti di Lovere e Luca Feraboli di Brescia); quarto ufficiale: Marco Acanfora di Castellammare di Stabia

Note: si gioca a porte chiuse. Ammoniti: 34‘ Rossi, 42‘ Goicoechea, 9‘s.t. Liporace. Espulso: 45‘s.t. Angiulli. Angoli 7-4. Recupero 0‘, 5‘

Contro il Cesena, la Samb non è riuscita a ripetere la prestazione fatta con la Triestina. Il match del Riviera è stato comunque gradevole, ma i rossoblù hanno subito due stoccate nel primo tempo dalle quali non sono stati in grado di rialzarsi. Un peccato, perché la grinta e l‘impegno ci sono stati.

E un peccato anche per i punti che non sono arrivati e servirebbero parecchio, perché la Samb incorrerà presto in una doppia penalizzazione.

L‘udienza disposta dal Tribunale Federale è per il 28 aprile, e l‘avvocato Tortorella vorrebbe far sì che anche il secondo deferimento (quello riguardante le mensilità non pagate di gennaio e febbraio) si discuta nello stesso giorno.

Ai 50 punti attuali della Samb, quindi, se ne dovrebbero sottrarre sei, con i rossoblù che finirebbero quindi fuori dai playoff. Ma l‘importante è che la squadra sia salva e i giocatori decidano di continuare a giocare, perché oggi scadrà il termine della messa in mora.

Tornando al match, al di là dei punti non raccolti, la squadra ha comunque dimostrato di esserci.

Lo ha fatto fino al 30‘, quando il Cesena è riuscito a passare in vantaggio grazie ad un grandissimo gol del giovane Collocolo (classe ‘99). In quell‘occasione, la Samb si è fatta trovare impreparata, e su un tiro respinto di Angiulli è partito un contropiede tre contro due.

Il solo Rossi è riuscito a recuperare per tempo, ma Collocolo è stato fenomenale: dopo aver portato palla per quasi quaranta metri, ha intuito l‘arrivo alle sue spalle del centrocampista rossoblù e se ne è liberato col tacco, per poi scagliare la palla all‘incrocio dei pali.

La squadra di Montero non ha avuto neppure il tempo di ricomporsi che il Cesena ha raddoppiato: traversone dalla destra, D‘Ambrosio è fuori tempo, Biondi è altrove, e Capellini brucia Nobile con facilità.

Due gol in tre minuti non sono facili da digerire per nessuno, tanto meno per la Samb di Montero, che pure non ha smesso di giocare.

D‘altronde, è anche vero che il vantaggio del Cesena era meritato: prima della mezzora, infatti, gli uomini di Viali avevano concluso con Bortolussi (15‘ e 20‘), Caturano (17‘) e Favale (28‘).

Ma non era stato un monologo ospite, perché Botta aveva spaventato Nardi per due volte, di cui la prima da pochi passi su invito di Lescano.

Dopo il 2 a 0, però, la Samb ci ha messo un po‘ per ricominciare a premere. S‘è dovuta attendere la ripresa: il Cesena bordeggiava sicuro del vantaggio, e i rossoblù hanno avuto campo libero.

Poche, però, le conclusioni: un gran destro di Angiulli, un tiro di Lescano, una bella rovesciata di Fazzi e un paio di botte alte (Trillò e Rossi).

In fin dei conti, la partita è stata godibile, anche se il rosso rimediato da Angiulli per fallo da ultimo uomo non gli permetterà di scendere in campo a Verona. Uscendo dal campo, Angiulli ha polemizzato con un cesenate, che gli rinfacciava di non essere andato in Romagna nel corso del mercato di gennaio.

Angiulli decise di restare, fedele alle sue promesse.

Purtroppo, Domenico Serafino non ha mantenuto le sue.

Pierluigi Capriotti