Virtus, Hackett fa piangere la sua Pesaro

Daniel, che è cresciuto nelle Marche, indirizza subito il match. Gara in equilibrio fino all’intervallo, poi la spallata di Alibegovic

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Vuelle Pesaro

55

Virtus Bologna

75

CARPEGNA : Mejeris 7, Moretti 7, Tambone 7, Stazzonelli, Lamb 15, Camara, Dia ne, Zanotti 2, Sanford 4, Demetrio ne, Delfino 5, Jones 8. All. Banchi.

SEGAFREDO BOLOGNA: Tessitori 4, Mannion, Belinelli 11, Pajola 3, Alibegovic 9, Ruzzier, Cordinier 6, Hervey 7, Jaiteh 15, Hackett 12, Sampson, Weems 8. All. Scariolo.

Arbitri: Sahin, Baldini, Bartoli.

Note: parziali 19-21; 35-35; 45-59. Tiri da due: Pesaro 1638; Virtus Bologna 1837. Tiri da tre: 525; 824. Tiri liberi: 810; 1520. Rimbalzi: 32; 46.

di Massimo Selleri

Aggiudicandosi anche questa terza gara, la Virtus stacca il biglietto per le semifinali e resta in attesa di sapere chi dovrà affrontare tra Tortona e Venezia.

Pesaro ha cercato in tutti i modi di portare questo quarto di finale al quarto incontro, ma la lampadina si è spenta nella terza frazione quando probabilmente la stanchezza ha giocato un brutto scherzo ai marchigiani.

Oltre all’infortunato Toko Shengelia Scariolo decide di lasciare in tribuna anche Milos Teodosic mettendo nei 12 Michele Ruzzier. Questa è la forza di chi non ha il problema degli uomini contati e quando non riesce a spuntarla con il gioco può anche affidarsi alle individualità. E’ il caso della V nera che provato e riprovato Kevin Hervey alla fine ha deciso di affidarsi ad un rispolverato Amar Alibegovic non avendo ricevuto le giuste risposte dal lungo statunitense.

Gli eroi di giornata si chiamano l’ex Daniel Hackett, Mam Jaiteh e Isaia Cordinier in una serata dove la precisione bolognese nel tiro da tre è tornata a non essere particolarmente esaltante.

Davanti a tanti spettatori d’eccezione tra cui l’ex pilota Valentino Rossi, la Virtus si porta sul +14 (45-59) quando manca poco più di un minuto alla fine del terzo quarto. I padroni di casa provano a non alzare anticipatamente bandiera bianca, ma neppure il pubblico della Vitrifrigo Arena riesce a dare quella benzina supplementare per colmare quella differenza fisica che esiste tra le due squadre e che si riesce a battere solo se sei più rapido del tuo avversario.

Dopo qualche schermaglia il capitano Marco Belinelli chiude ogni discorso firmando il 53-71 e trasformando così gli ultimi 3’ di gioco in un qualcosa di inutile, dove l’unico obiettivo è non farsi male. Con questo successo la Segafredo prosegue la sua imbattibilità nei playoff che era iniziata nei quarti di finale della passata stagione. E aspetta di conoscere la vincente tra Tortona e Venezia con i piemontesi che ieri si sono imposti in viaggio, 63-73.