Virtus, Hackett non fa sconti alla sua Pesaro

Daniel si scatena all’inizio del terzo quarto: triple e difesa. Si carica i compagni sulle spalle e annulla il club nel quale è cresciuto

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VIRTUS BOLOGNA

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CARPEGNA : Moretti 15, Delfino 18, Demetrio 6, Mejeris 9, Jones 12, Tambone, Lamb 9, Zanotti 6, Stazzonelli 2, Dia ne. All. Banchi.

SEGAFREDO BOLOGNA: Hackett 13, Teodosic 12, Weems 2, Shengelia 12, Jaiteh 11, Pajola 2, Belinelli 8, Sampson 11, Hervey 5, Mannion 18, Alibegovic 2, Tessitori. All. Scariolo.

Arbitri: Lo Guzzo, Bartoli, Noce.

Note: parziali 24-23, 37-43, 50-70. Tiri da due: Pesaro 2040; Virtus 2237. Tiri da tre: 1027; 1329. Tiri liberi: 713; 1318. Rimbalzi: 36; 39.

di Alessandro Gallo

Pesaro sperava di aprire l’uovo in anticipo e di trovarci, magari, una bella sorpresa. La sorpresa forse c’è, ma non è quella che sperano i tifosi di casa, perché Daniel Hackett, cresciuto nella società marchigiana, non fa sconti al suo passato. Parte in punta di piedi, Daniel, poi, però, all’inizio della ripresa, insieme con l’amico del Cska Shengelia, si carica sulle spalle la squadra e con una difesa energica scava il fossato toccando anche il +22 sul 48-70.

Nell’ultimo quarto Pesaro non ci sta, ci prova e sfrutta la solita sciocchezza di Mannion, che commette fallo concedendo pure la tripla al rivale Moretti. I padroni di casa si fanno sotto, 60-70, Scariolo non trema e, soprattutto, non fa cambi.

Lascia che siano i suoi ragazzi – anche se lui fa l’espressione dura – si tirino fuori dal vortice nel quale sono precipitati. I fatti gli danno ragione perché proprio Nico Mannion riprende fiducia. Comincia a segnare dalla lunga distanza e Bologna riprende a correre, confermando il primato e raggiungendo le tredici vittorie consecutive.

Il modo migliore per avvicinarsi al match di mercoledì di EuroCup, dentro o fuori, con il Lietkabelis. Non ci sarà Isaia Cordinier la cui assenza, soprattutto nel primo quarto, si è fatta molto sentire. Per energia e fisicità Isaia non ha rivali né tantomeno cloni.

E Scariolo, per non spremere più di tanto Kyle Weems, lancia la formula dei tre piccoli, utilizzando Hackett, Pajola e Teodisic, o facendo uscire uno di questi e inserendo, appunto, Mannion.

Da registrare il rientro dopo l’infortunio di capitan Belinelli che, dopo la ruggine iniziale, ricomincia a martellare il canestro come è sua abitudine. Al resto ci pensa un gruppo che ogni volta trova protagonisti diversi e che, una volta di più, ha un apporto di spessore anche da JaKarr Sampson.