"Vis, campionato sofferto Ma finale a ritmo playoff"

Sandro Cangini, responsabile del settore giovanile ed ex bomber biancorosso: "La Primavera ha ragazzi promettenti che meriterebbero una chance in C"

Sandro Cangini non è solo il responsabile del settore giovanile. E’ anche il grande passato della Vis che si lega al presente. Suo un primato non da poco: quello di miglior marcatore vissino in serie C, con i 14 gol segnati nell’87-88 in C1.

Cangini, che campionato è stato quello appena concluso?

"Campionato di sofferenza. C’erano le condizioni per fare meglio. Bravo comunque mister Di Donato a fare blocco con la squadra. La Vis del ritorno mentalmente poteva anche fare i playoff".

Trova analogie con la C1 dei suoi tempi?

"Il calcio di oggi è più evoluto, anche se certi temi erano già presenti a quei tempi. Basti dire che nella categoria allenava gente come Sacchi, Orrico, Fascetti. La qualità più o meno è la stessa. Piuttosto non trovo giusto che debbano giocare per forza gli under. Io sono per la meritocrazia. E’ un danno per i ragazzi l’essere sfruttati per l’età che hanno. Anche in Serie D".

Novità sul suo ruolo per la prossima stagione? La Vis non ha ancora un diesse…

"Non penso ci siano problemi ad andare avanti. Ma per quanto mi riguarda non cerco altri ruoli. Vorrei solo, dopo due anni di Covid, tornare a vedere tante partite e lavorare bene con i ragazzi. In due parole: farmi stimare".

Girano voci anche su Sandreani. Lo rivedremo alla guida della

Primavera?

"La sua permanenza non credo sia un problema, ma è prematuro fare certi discorsi".

Come sta andando la Primavera?

"Molto bene, anche se c’è stanchezza dopo quel clamoroso focolaio con 40 contagiati tra Primavera e Allievi che ci ha tenuto fermi un mese. In due settimane ha giocato 6 volte (l’ultima martedì, sconfitta 1-0 a Gubbio, ndr), i ragazzi non sono dei robot. La squadra comunque gioca un buon calcio. Ci sono ragazzi promettenti, li stiamo coltivando".

Ne vedremo qualcuno nell’organico della prima squadra, la prossima stagione?

"I più meritevoli devono avere la possibilità di cimentarsi a quei livelli. Quando giocavo io in rosa c’erano 4-5 giovani fissi. Non vedo perché non possa accadere ora. Certo, va anche considerata la particolarità di questa stagione: prima di tutto bisognava difendere la categoria".

Vedremo un altro Stramaccioni?

"Non si sa mai. Lui ce l’ha fatta. E ha grandi margini di crescita".

Di Paola le ricorda qualcuno? Magari Perrotti, visto come segna?

"Perrotti fisicamente era la metà, Manuel è una montagna di muscoli. Fondamentale il ruolo che gli ha trovato il mister: da mediano a mezzala libera di muoversi".

Primi verdetti del campionato. Sorpreso?

"L’Arezzo era più forte di tante altre squadre, ma è retrocesso. Il Perugia si è dimostrato più squadra del Padova, troppo legato ai singoli".

Le ultime. Oggi rompete le righe per la prima squadra. Domani, dalle 18 in poi, merenda a base di porchetta e brindisi salvezza al Circolo Amici della Vis, nel parco Cuore biancorosso. Ammesse 50 persone, compresa una delegazione della prima squadra.