"Vis, dateci uno stadio degno di questa città"

I tifosi, Alberto Rossi e le proposte del post Covid: "Prato abbassata e allungata coperta come la curva, prezzi popolari e una Tv di colore biancorosso"

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Prosegue la nostra inchiesta con i tifosi della Vis che non sono andati allo stadio quest’anno per capirne le cause e raccoglierne le proposte. Alberto Rossi, storico tifoso del porto, premette che "mi sono sempre abbonato, anche quando non si poteva entrare, ma quest’anno in casa la guardavamo sui tetti della casa di amici. In Tv non mi piace neanche la serie A, figurarsi la Lega Pro". Finita (si spera) l’emergenza Covid, secondo lui il nodo stadio è fondamentale per riportare tifosi, uno stadiuo cobcepito come opera completa a defintiva e non come interventi rimediati: "Fare assolutamente due curve, magari in linea con la Prato abbassata di cinque gradoni e allungata lungo tutto il campo. Intanto bisogna coprire assolutamente la Prato e l’eventuale curva tifosi locali, portando la capienza a 5000 persone visto che si punta a migliorare. Per riempire lo stadio saranno necessari prezzi degli abbonamenti popolari, per donne Under 20 studenti e universitari il 50% di sconto sia su abbonamento che su biglietto. Annullare la giornata biancorossa, trasformandola in una festa del tifoso dove ogni abbonato può portare un’amico. In questa occasione si può pensare a regalare un gadget, come cappellino, o sciarpa, o kway per colorare lo stadio. Dedicherei un abbonamento speciale per i genitori che hanno i figli che giocano nella Vis e nella quota del tesserato dovrà essere compreso l’abbonamento. Loro, i ragazzi dei vivai, dovranno essere i primi tifosi, immaginate cosa vorrebbe dire per loro “difendere i colori della propria città da professionista”. Per la curva vedrei un biglietto massimo di dieci euro, ma dovrebbe essere una regola in ogni stadio: il calcio deve tornare della gente".

Società minori. Per Alberto Rossi occorre "coinvolgere le società minori e togliere le concomitanze degli orari almeno nel comune di Pesaro, nel limite del possibile. Bisogna entrare nelle scuole con iniziative di ogni genere, farsi conoscere, collaborare con Vuelle e Italservice, così che i loro abbonati possano acquistare biglietti a prezzi agevolati e viceversa. I pesaresi devono sostenere le squadre della propria città creando una identità unica. E infine ci vorrebbe un canale Tv che parli di Vis e ne promuova le iniziative e l’immnagine". Per Fabrizio Ferri "è assolutamente da ripetere la promozione per le famiglie, io con l’Ancona sono venuto con mia moglie e mio figlio, ma ho visto poche partite per una ragione: la Vis ha espresso un gioco che non piace, poco spettacolare e propositivo, poco interessante. Salverei le due gare con il Cesena e poco più. Certo, se ci fosse uno stadio migliore invoglierebbe a tornare". Luigi Cristoni si è sempre abbonato tranne quest’anno: "Il Covid mi spaventava e c’era molta incertezza sulle partite. Avrei seguito i miei figli e miei nipoti nel Prato, ma quella tribuna non è coperta. Io più che ai prezzi guardo allo spettacolo e quest’anno la Vis non mi è piaciuta minimamente, avrei preferito un po’ di gioco e sono rimasto deluso anche se i risultati sono venuti, ma con molta fortuna secondo me e poco gioco. Però ci siamo salvati. Vorrei vedere una squadra competitiva, dalla metà in su della classifica"

d.e.