Vis, Di Paola è stato il più bravo della classe

Sette gol per il centrocampista di cui cinque hanno fruttato altrettante vittorie, bene anche Gucci e il poco impiegato Pannitteri

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Manuel Di Paola, e chi sennò. E’ lui, l’uomo venuto dal nulla, pescato a ottobre tra gli svincolati con lo scarso credito che si deve ai reduci da infortuni seri, il protagonista della stagione 2020-21. Chiamato a puntellare un centrocampo povero di risorse, il parmense cresciuto nell’Entella non ha portato solo sostanza, ma anche la dote più rara: 7 gol (5 dei quali hanno fruttato altrettante vittorie) e 3 assist. Il tutto in 25 presenze; una gara saltata per somma ammonizioni, un’altra per preservarlo al gran finale. Rendimento da leader (6,46 di media). Unico neo: in scadenza di contratto, con tante sirene all’orizzonte.

Alle sue spalle il vuoto, dentro una squadra che ha faticato a segnare, a parte l’ultimo periodo, e ha continuato a subire troppigol. Meritano però una segnalazione diversi uomini: il Gelonese (suo il minutaggio maggiore: 2.375’) cresciuto notevolmente di lato a Di Paola, il Ferrani che ha portato fisicità e linee guida per la difesa, il Carissoni (preso senza troppi entusiasmi) che ha dato sprint alla fascia destra. E il Gucci che ha fatto appieno il suo con 5 gol, tre dei quali di straordinaria importanza, vedi quello del derby. Gente arrivata a gennaio, come Di Sabatino, altro prodotto di un mercato povero ma produttivo. Cosa che non può dirsi per Tassi tormentato dagli infortuni e per Germinale in fase discendente.

Croce di stagione sono stati i portieri: dei 5 a libro paga, uno non ha mai giocato (Bianchini), un altro è stato messo fuori rosa dopo 3 gare (Puggioni), gli altri tre (Bastianello, Ndiaye e Bertinato) più che portare beata gioventù hanno peccato d’inesperienza. Costata parecchi punti. Errori da non ripetere. Come quelli commessi sul mercato estivo che hanno portato poi a ripudiare diversi giocatori: Marcheggiani, Pezzi, Eleuteri, Lelj, Bismark, oltre a Farabegoli che ha voluto cambiare aria. Tra le note liete, il rendimento degli under: Kevin Cannavò su tutti, 5 gol in linea con una crescita costante. A Stramaccioni, ceduto anzitempo alla Juve, è stato chiesto un campionato intero da titolare, forse troppo per un deb. Ejjaki, D’Eramo e Tessiore hanno viaggiato a cavallo della sufficienza, Benedetti è stato tormentato dai guai muscolari. Discorso a parte per Brignani: inizialmente prodotto grezzo, divenuto man mano giocatore vero. Così come Giraudo è diventato importante uomo di fascia, una volta a regime. Idem Nava. E poi c’è Ettore Marchi: di certo al di sotto delle attese, lui che doveva essere il pezzo forte del mercato, ha finito per pagare tale condizione psicologica.

Poi ci sono i reprobi: De Feo messo a lungo fuori rosa per aver rifiutato la cessione, Lazzari perennemente indisponibile, Gennari capitano caduto in disgrazia dopo aver preso coraggiosa posizione nei tempi più duri della stagione. Tra le note liete: la risposta di Pannitteri tutte le volte (poche) che è stato chiamato in causa: a lui si deve il gol di Gubbio che ha dato svolta alla stagione.

La Vis ha schierato 35 giocatori. Altri due (Bianchini e Adorni) non hanno mai visto il campo. Oggi sono 16 i giocatori sotto contratto, compresi i prestiti di rientro. Sarà lunga l’estate delle contrattazioni.